Per la seconda volta in dieci giorni il presidente americano Joe Biden è risultato positivo al Covid-19, dopo che lunedì un tampone aveva concluso la prima quarantena. Nonostante la notizia abbia colto di sorpresa un po’ tutto l’ambiente, pare che comunque non ci siano grossi problemi di salute visto che lo stesso leader Usa ha fatto sapere di essere asintomatico.
Joe Biden positivo al covid, il ruolo della pillola Paxlovid
21 luglio e 30 luglio, le due date in cui Joe Biden comunica con un tweet di essere risultato positivo a un test anti-Covid. In mezzo la data del 27 luglio, quando il primo isolamento viene dichiarato concluso dopo un tampone negativo. A spiegare le ragioni di una reinfezione così rapida è la Casa Bianca in una nota ufficiale, con riferimento alla pillola Paxlovid con cui il presidente si è curato.
Paxlovid, disponibile anche in Italia, è il farmaco antivirale realizzato da Pfizer: negli Stati Uniti è stato autorizzato il suo utilizzo per gli over-60. Lo stesso Biden ha assunto la pillola per curarsi in tempi piuttosto brevi dal virus, poi si è sottoposto a un tampone giornaliero il 28, 29 e 30 luglio. Il motivo? I primi dati sull’utilizzo di Paxlovid hanno rivelato che una percentuale del 20-40% dei pazienti che assumono il farmaco può subire un’immediata ricaduta nei giorni successivi, denominata “effetto rimbalzo”. La stessa cosa accadde qualche mese fa con l’infettivologo Anthony Fauci.
Il presidente rimarrà dunque nuovamente in quarantena fiduciaria, nel frattempo ricomincia anche il tracciamento dello staff della Casa Bianca e di tutte le personalità con cui Biden è stato a contatto negli ultimi giorni. Il 79enne, vaccinato con quattro dosi, ha comunque voluto ribadire l’esigenza di continuare a proteggersi contro il coronavirus, sostenendo di aver superato brillantemente l’infezione grazie al vaccino
Il Covid è ancora tra noi ma la nostra lotta contro il virus ha fatto la differenza. Oggi è possibile non ammalarsi gravemente e le morti sono diminuite del 90% rispetto all’amministrazione Trump
Joe Biden
Ora è ufficiale, niente viaggio a Taiwan per Nancy Pelosi
Tra i dossier sul tavolo del leader di Washington c’è la questione Taiwan. In una nota ufficiale, la speaker della Camera Nancy Pelosi ha illustrato il suo viaggio nella regione Indo-Pacifica dove Taipei non compare nell’itinerario:
Sto guidando una delegazione del Congresso nell’Indo-Pacifico per riaffermare l’incrollabile impegno come America nei confronti dei nostri alleati e amici nella regione. A Singapore, in Malaysia, Corea del Sud e Giappone terremo incontri di alto livello per discutere come potenziare i nostri interessi e valori condivisi
Nancy Pelosi, speaker dem Camera
Ricordiamo che negli ultimi giorni la notizia del viaggio della Pelosi aveva scosso l’ambiente cinese con i media locali che avevano sollevato un grosso tema riguardo alla sicurezza. Secondo la stampa cinese, difatti, la visita della speaker della Camera avrebbe seriamente potuto favorire l’esplosione di un nuovo scontro tra le parti. In particolare Hu Xijin, ex direttore del quotidiano Global Times, ha spiegato che se i caccia americani dovessero scortare l’aereo di Pelosi a Taiwan, a quel punto la Cina potrebbe ritenerla un’invasione del territorio.