La guerra tra Russia e Ucraina non sembra volersi fermare quando ormai siamo giunti al 158° giorno del conflitto. Sul fronte ucraino, il presidente Zelensky ha alzato nuovamente i toni chiedendo a gran voce che la Russia venga riconosciuto formalmente come Stato terrorista. Secondo quest’ultimo, una decisione di questo tipo sarebbe l’unico modo per assicurare il mondo intero che Mosca non possa più avere legami di alcun tipo con gli altri Paesi.

Nel frattempo, sul fronte delle battaglie preoccupa la minaccia bellica sulla regione del Donetsk per la quale Zelensky ha chiesto di evacuare la zona.

Guerra Russia-Ucraina, 158esimo giorno

Ecco le notizie aggiornate di oggi 31 luglio 2022 sulla guerra Russia-Ucraina:

Zelensky: “Riconoscimento formale della Russia come Stato terrorista è necessario”

Come anticipato, il punto principale dell’invettiva di Zelensky ha riguardato naturalmente la posizione di Mosca e in generale di tutta la Russia. Il presidente ucraino si è rivolto in primis a Stati Uniti e UE per sottolineare l’importanza di un gesto che ha definito non solo politico ma di vera e propria difesa per il mondo intero. Ecco le sue parole:

ll riconoscimento formale della Russia come Stato terrorista, in particolare da parte del dipartimento di Stato degli Usa, è necessario non solo come gesto politico, ma come una concreta difesa del mondo libero. La decisione renderà automaticamente difficile l’esistenza per lo Stato terrorista, e automaticamente taglierà vari legami politici e di affari che la Russia potrebbe altrimenti mantenere. E tutto questo avverrà al cento per cento. Dovrà essere fatto, è solo una questione di tempo e di come prendere questa decisione. E prima accadrà, meno male la Russia avrà il tempo di fare.

Guerra, il presidente Zelensky chiede l’evacuazione di Donetsk

Nel frattempo, c’è urgenza naturalmente di guardare anche all’evoluzione del conflitto con la Russia che continua a pressare il popolo ucraino in particolar modo nella regione del Donetsk. In accordo con la vice premier Irina Vereshchuk che aveva già anticipato tale mossa, Zelensky ha chiesto che venisse evacuata la zona per sfuggire dal terrore russo:

Il governo ha deciso l’obbligo dell’evacuazione della regione del Donetsk. Per favore evacuate! In questa fase della guerra, il terrore è l’arma principale della Russia.

Infine, un forte messaggio di “vendetta” contro i responsabili del recente attacco a Olenivka:

L’attacco degli occupanti a Olenivka è un deliberato crimine di guerra dei russi, un deliberato omicidio di massa di prigionieri di guerra ucraini. Più di cinquanta morti. Ogni occupante, che abusa degli ucraini, che tortura e uccide, dovrebbe sapere che ci sarà una punizione per questo. Se alcuni degli assassini russi sperano che non vengano assicurati alla giustizia, che si nascondano da qualche parte, faglielo sapere: saranno comunque ritenuti responsabili. Geografia, tempo, confini e muri non fermeranno una giusta punizione. Gloria eterna a tutti coloro che distruggono gli occupanti.

Insomma, il segnale da parte dell’Ucraina è forte e chiaro: il Paese guidato da Zelensky non si fermerà fino al riconoscimento della propria forma di giustizia.

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