Non si arresta l’arrivo di migranti a Lampedusa, quasi 600 arrivati nella notte tra venerdì e sabato sulle coste dell’isola siciliana. La situazione resta fortemente complicata.
Migranti, Lampedusa vive ormai scene identiche da una settimana
Sono 580 i nuovi migranti sbarcati a Lampedusa nella notte, un nuovo aggiornamento che vede centinaia di persone raggiungere l’isola delle Pelagie ormai ogni giorno da oltre una settimana. Poco più di una decina le imbarcazioni giunte nel corso delle ultime 24 ore: tre di esse in maniera autonoma, per un totale di circa 150 persone di diverse etnie (per la maggior parte egiziane), approdate sulle coste in diversi punti e intercettate da Carabinieri e Guardia di Finanza.
I restanti sono invece stati soccorsi dalle autorità marittime del Mar Mediterraneo, la nave più grande ospitava 117 persone di cui molti minori: tra di loro anche un cagnolino di taglia media. Secondo le ricostruzioni, al momento paiono particolarmente battute sia la rotta tunisina (Lampedusa dista circa un centinaio di chilometri in linea d’aria dalle coste di Mahdia) che quella libica, entrambe tradizionalmente molto frequentate.
Oltre a ciò, emerge il dramma legato alla tratta degli esseri umani: per trasportare un bambino i trafficanti chiedono fino a 3.000 euro. In generale, l’hotspot continua a vivere un clima di grande emergenza, con una capienza che supera di almeno 4 volte quella omologata (pari a circa 400 ospiti). Nella giornata di oggi 350 migranti saranno trasferiti a Porto Empedocle, in provincia di Agrigento, come disposto dal prefetto del capoluogo dei Templi, mentre circa 440 arriveranno a Taranto.
L’ultimo aggiornamento del bollettino migranti del Viminale fa salire a 39.800 il numero degli sbarchi nel 2022, dati in crescita e vicini a quelli del 2017, con un aumento sensibile nei mesi estivi facilmente preventivabile. Uno sguardo dovrà comunque essere rivolto anche alla Turchia, da cui potrebbe intensificarsi il flusso migratorio.