Altro capitolo importante nei rapporti tra USA e Russia. Infatti, in serata, Antony Blinken – segretario di Stato americano – e Serghei Lavrov – Ministro degli Esteri russo – hanno avuto il primo contatto diretto dall’inizio della guerra in Ucraina. Le due parti hanno toccato diverse tematiche, partendo dalla richiesta degli Stati Uniti di liberare due americani detenuti dalla Russia. Queste le parole di Blinken una volta terminato il confronto:
Abbiamo avuto una conversazione franca e diretta. Ho fatto pressione affinché il Cremlino accetti la proposta sostanziale che abbiamo avanzato. Non posso darvi una valutazione se penso che le cose siano più o meno probabili. Ho sollevato con lui quello che avevo detto che avrei sollevato.
Guerra Russia-Ucraina, la risposta di Lavrov a Blinken
Attraverso una nota rilasciata dal Cremlino, sono state rese note le dichiarazioni di Lavrov rispetto alla chiacchierata con Blinken. Il ministro degli Esteri si è prima di tutto augurato di tornare ad una diplomazia tranquilla, senza speculazioni sullo scambio di prigionieri. Quindi, lo stesso Lavrov ha aggiunto:
Gli obiettivi dell’operazione militare speciale russa in corso sul territorio della Repubblica popolare di Donetsk, della Repubblica popolare di Lugansk e dell’Ucraina saranno pienamente attuati. Inondare l’Ucraina con armi statunitensi e della Nato non farà che prolungare il conflitto e comporterà numerose vittime. Le forze armate russe osservano rigorosamente le norme del diritto internazionale. Nei territori liberati si sta lavorando per tornare alla vita pacifica.
Infine, Lavrov ha toccato anche altre tematiche come la crisi alimentare:
La situazione della crisi alimentare globale è complicata dalle sanzioni statunitensi. Le promesse degli Stati Uniti di fornire esenzioni appropriate per le forniture alimentari russe non sono ancora state realizzate. È inaccettabile che l”Occidente collettivo’ usi questo problema nei suoi interessi geopolitici.
E non è finita qui, perché gli Stati Uniti – secondo quanto sostenuto da Antony Blinken – hanno intrapreso misure contro due persone e altri quattro enti russi per aver interferito nelle precedenti elezioni presidenziali.
Si tratta di persone ed enti che sostengono operazioni del Cremlino per influenzare e interferire nel processo democratico ed elettorale negli Stati Uniti e in altri Paesi.
Mosca: “Difficile applicare accordo grano se nei porti vengono consegnate armi”
Nel frattempo, sono arrivate le ultime dichiarazioni di Dmitri Polianskiy – vice ambasciatore russo alle Nazioni Unite – il quale è tornato a parlare dell’accordo sull’export del grano dai porti ucraini, indicando però una certa difficoltà a causa di possibili consegne di armi da parte di partner internazionali di Kiev:
E’ difficile essere in grado di sostenere la piena attuazione di questi accordi se le armi pesanti continuano a essere consegnate in quei porti. Le forze russe faranno tutto il possibile per distruggere questi materiali perché nulla in questo accordo impedisce di continuare a lavorare per smilitarizzare l’Ucraina.
Il commento di Polianskiy arriva subito dopo l’annuncio su Telegram da parte del ministro ucraino delle Infrastrutture rispetto alla possibile partenza di almeno 17 navi cariche di grano e in attesa di lasciare i porti di Odessa e Chornomorsk. Nelle prossime ore scopriremo se l’accordo sul grano avrà una effettiva efficacia.