Continuano le trattative tra le varie forze politiche italiane in vista delle elezioni del 25 settembre: Giuseppe Conte annuncia che oggi si troverà la soluzione sulla questione del doppio mandato ed esclude un’alleanza con il PD. Letta, dal canto suo, chiede a Salvini di dare una spiegazione sui contatti con la Russia. Mara Carfagna passa al partito di Calenda, mentre Matteo Renzi apre alla possibilità di correre da solo.
Conte: “Elezioni? Niente rapporti con il PD”
Il leader del MoVimento 5 Stelle Giuseppe Conte, intervenuto a radio Rtl 102.5, ha parlato dei piani del suo partito in vista delle prossime elezioni, escludendo categoricamente un’alleanza con il PD perché i 5s vogliono portare avanti le loro idee:
“Noi non abbiamo voluto la crisi. Abbiamo posto dei temi urgenti, occorreva un’azione di governo molto incisiva. Siamo rimasti increduli rispetto a Draghi che ha dimostrato la volontà di andare via. Noi abbiamo una precisa responsabilità nei confronti dei cittadini: l’impegno a realizzare dei programmi, costi quel che costi: n 18 mesi abbiamo dovuto difenderci in tutti i modi dagli attacchi, anche quelli sul superbonus. Il senso di responsabilità è nei confronti dei cittadini. PD? Per il futuro non escludo un dialogo, non un’alleanza. Per queste elezioni assolutamente non se ne parla di avere rapporti col PD. Che rapporto può avere il Movimento 5 stelle con una forza politica che sta chiudendo accordi da Calenda a Di Maio a Renzi a Brunetta a Carfagna? Questa è un’ammucchiata dove noi non ci potremmo mai ritrovare, perché sono personalità divisive e litigiose. La politica fatta così significa tutto e il contrario di tutto”
In questi ultimi giorni l’attenzione sul M5s era incentrata sul tema del doppio mandato che, secondo molti, è stato motivo di scontro tra Conte e Beppe Grillo. Il leader dei 5s annuncia che oggi si troverà la soluzione:
“Il tema del doppio mandato? La soluzione arriverà in giornata. Stiamo completando le valutazioni interne. Per noi la coerenza è fondamentale”
Letta chiede spiegazioni a Salvini sulla Russia, la Carfagna passa ad Azione
Non c’è solo Giuseppe Conte a portare avanti il suo lavoro in vista delle elezioni di settembre. Anche il segretario del Partito Democratico Enrico Letta cerca possibili alleati e attacca i propri avversari politici, tra cui Salvini al quale chiede spiegazioni sui presunti rapporti tra la Lega e la Russia:
“Comincio a pensare che ci siano legami che Salvini deve spiegare perché, se non lo fa, queste relazioni non possono che lasciare immaginare cose oscure, ci troviamo di fronte a fatti gravissimi. È una vicenda incredibile: i dubbi che noi avevamo si stanno dimostrando realtà e francamente comincio a pensare che dietro la crisi di governo ci sia l’influenza della Russia, è evidente che, tra i fatti che hanno determinato la caduta dell’Esecutivo, la cosa vera che ha cambiato il film della settimana scorsa è stato l’atteggiamento di Matteo Salvini. La mia richiesta non è tanto quella di sapere se ci sono i servizi dietro, ma di capire quali siano le origini e i livelli di commistione tra Salvini e Putin e a che livello di insicurezza sia arrivato il nostro sistema istituzionale nel momento in cui un partito di governo si candida per il futuro governo”
Intanto Mara Carfagna, ex deputata di Forza Italia, è passata al partito di Carlo Calenda Azione, come spiega lei stessa in un’intervista al Corriere della Sera:
“La scelta più difficile, anche umanamente per la riconoscenza che devo a Silvio Berlusconi, è stata quella di lasciare FI. Il passo successivo è stato più semplice. Oggi formalizzerò la mia candidatura con Azione di Carlo Calenda, che rappresenta a mio giudizio l’unica proposta politica capace di salvare il Paese da una nuova stagione di estremismi”
Chi invece è pronto a correre alle elezioni da solo è Matteo Renzi, come racconta il leader di Italia Viva a Skytg24:
“Il dibattito che la politica italiana sta facendo non è serio, sembra il gioco delle coppie. La situazione è problematica, ci sono inflazione, guerra, e la classe politica discute di come salvare tre poltrone, tre sedie. Se l’alleanza deve essere per salvare qualche posto, qualche parlamentare, allora preferisco correre in solitaria. Calenda deve decidere che cosa fare. Faccia quello che crede. Deve decidere se allearsi con il Pd o fare una cosa centrale. Se fa una cosa centrale personalmente io lo preferisco, credo sia una operazione più forte. Con Letta non ci sentiamo da tempo, ha fatto sapere ai giornali che riteneva non utile una alleanza con noi, poi mi pare di aver visto dichiarazioni diverse, ma non ci siamo sentiti”