Arrestato un piromane a Termini Imerese per aver tentato di provocare tre incendi.
Il problema degli incendi dolosi è una problematica che sta interessando tutta l’Italia.
Sempre più spesso, i colpevoli vengono fermati e arrestati dalle forze dell’ordine.
Arrestato piromane a Termini Imerese: lanciava la carta in fiamme tra gli arbusti
Pochi giorni fa, proprio questa zona del palermitano, era stata colpita da vari incendi.
La natura dolosa dei roghi era subito apparsa chiara.
A distanza di qualche giorno, è arrivata la notizia che confermerebbe l’intervento umana negli incendi che hanno interessato la provincia palermitana.
Un quarantenne di Cerda è stato arrestato grazie ad alcune segnalazioni dei residenti che lo avevo visto in azione.
L’uomo, era stato notato lungo la strada comunale nei pressi del lungomare Cristoforo Colombo a Termini Imerese, mentre stava per appiccare un nuovo rogo.
Alla centrale dei carabinieri e ai militari sono arrivate diverse telefonate che segnalavano l’azione criminale dell’uomo.
Mentre i vigili del fuoco erano già impegnati a contenere le fiamme di altri due incendi poco distanti, causati proprio dal quarantenne, l’uomo stava dando fuoco alla carta per lanciarla tra gli arbusti, innescando così l’incendio.
Il tempestivo intervento delle forze dell’ordine ha permesso di fermare il piromane, proprio mentre stava innescando il terzo focolaio in contrada Chiarera.
Il quarantenne, è stato immediatamente fermato e arrestato dai Carabinieri della Sezione Radiomobile.
Considerata la pericolosità della sua condotta e le potenziali conseguenze, l’uomo è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.
Colpite dai piromani diverse zone del palermitano
Il piromane arrestato a termini imerese, non è certamente l’unico nella zona del palermitano.
Sempre più spesso, infatti, gli incendi provocati nell’ultimo periodo sono di origine dolosa.
Pochi giorni fa, il sindaco di Montelepre, Giuseppe Terranova, aveva attribuito proprio ai piromani la colpa di aver appiccato gli incendi che hanno colpito le montagne del paese.
In quell’occasione, le fiamme hanno inesorabilmente continuato ad alimentarsi per tutta la notte nel promontorio monteleprino, nonostante l’intervento senza sosta di vigili del fuoco e protezione civile.
Per spegnere tutti i focolai divampati sulle montagne di Montelepre è stato necessario anche l’intervento dei canadair.
Il sindaco Terranova, aveva parlato di tre diversi focolai, appiccati contemporaneamente; il primo incendio era partito da località Pennata, il secondo nella zona del bivio di Carini e il terzo a Calcerame.
Le fiamme, alimentate da vento si sono propagate molto velocemente, distruggendo sterpaglie, alberi, colture di ulivo e sfiorando anche qualche abitazione.
L’intervento delle squadre di soccorso e dei canadair si è rivelato decisivo per domare le fiamme.
Rimane però la polemica innescata dal Sindaco di Montelepre Giuseppe Terranova, sull’azione dei piromani.
Il sindaco, infatti ha parlato di veri e propri “raid di piromani”, che volutamente causano questa devastazione.
L’episodio, infatti non sarebbe isolato, ma si tratta del secondo incendio in poco più di tre giorni.
Giornate difficili per i vigili del fuoco, chiamati a rispondere alle numerose segnalazioni di quest’ultimo periodo.
Una vera e propria emergenza incendi, in Sicilia e in tutta Italia, che evidenzia un chiaro scenario.
Non sono soltanto le alte temperature e la siccità a causare il divampare degli incendi, ma sempre più spesso c’è la mano dell’uomo dietro queste vicende.
Intanto, migliaia di ettari di aree boschive continuano a bruciare ogni giorno e, a detta delle forze di controllo preposte, si tratta di:
“Incendi, quasi sempre dolosi, spesso appiccati da mani criminali esperte, in ore serali o notturne e in rapida successione così da impedire efficaci azioni di spegnimento. Incendi che distruggono un patrimonio naturalistico di alberi e fauna, che sottraggono ambienti pregiati e benessere alle comunità, che distruggono preziose aree agricole e che minacciano le case di civile abitazione con pericolo di vita per gli abitanti. E, considerando il riscaldamento globale ormai accertato dalla comunità scientifica, tali incendi contribuiscono ad aumentare la quantità di CO2 in circolo con le conseguenze negative note”.