La vicenda di Brittney Griner, la cestista americana reclusa in prigione in Russia, potrebbe presto finire: gli USA, infatti, sono pronti a proporre a Mosca uno scambio di prigionieri. Washington è pronta a liberare il trafficante d’armi russo Viktor Bout: oltre alla giocatrice di basket, tornerebbe in America anche l’ex Marine Paul Whelan.
Scambio di prigionieri tra Russia e USA, la conferma arriva da Mosca
La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha confermato che gli USA e la Russia stanno trattando per uno scambio di prigionieri: le trattative sono in corso e, per questo motivo, non ci sono ancora dei risultati evidenti. Gli Stati Uniti vogliono riportare a casa Britnney Griner, giocatrice di basket arrestata lo scorso 17 febbraio a Mosca dopo che era stata trovata in possesso di sigarette elettroniche dove, al loro interno, c’era dell’olio di cannabis.
Washington per liberare dalla detenzione la sua connazionale è pronta a lasciare tornare a Mosca il trafficante d’armi Viktor Bout, arrestato nel 2008 in un’operazione dei servizi segreti statunitensi in Thailandia: tra i clienti del criminale russo – la cui storia ha ispirato un film – ci sono le Farc in Colombia, ma è anche accusato di aver assemblato una flotta di aerei cargo per il fornire armi militari a tutti i Paesi delle zone di conflitto in negli anni ’90, tra cui i sanguinosi conflitti della Liberia, Sierra Leone e Afghanistan.
La conferma della trattativa arriva da Mosca, dove la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova afferma che i due Paesi stanno trattando.
Blinken parlerà con Lavrov nei prossimi giorni
Anche il Segretario di Stato USA Anthony Blinken ha confermato la trattativa con la Russia per un possibile scambio di prigionieri, definendo la trattativa per riportare a casa Brittney Griner una proposta “sostanziale”. Nei prossimi giorni ci sarà un colloquio telefonico, il primo dallo scoppio della guerra in Ucraina, tra Blinken e il minsitro degli Esteri russo Sergej Lavrov: l’obiettivo della Casa Bianca – oltre al rilascio della cestista statunitense – è la liberazione di Paul Whelan, ex Marine arrestato nel 2018 perché accusato di spionaggio.