Sergio Mattarella è intervenuto al teatro Alighieri di Ravenna nel centenario dell’assalto squadrista alla Federazione delle Cooperative: nel corso del suo discorso, il Presidente della Repubblica ha parlato del valore della democrazia, una conquista rigenerare ogni giorno coinvolgendo sempre di più i giovani del nostro Paese.
Sergio Mattarella: “Democrazia nasce dalla coscienza di responsabilità di ciascuno nella difesa delle comuni libertà”
100 anni fa Ravenna fu sconvolta dall’assalto squadrista contro la Federazione delle Cooperative: un attacco che portò morti, scontri e centinaia di feriti nel palazzo di Porta Adriana. Oggi il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella era a Ravenna per celebrare le vittime di quell’attacco fascista, mirato per indebolire la democrazia:
“Ricordiamo oggi, qui a Ravenna, una pagina di violenza, di devastazione e di morte, nel capitolo della nostra storia che avrebbe portato alla perdita della libertà per gli italiani, con l’avvio della stagione buia della dittatura fascista, nell’agonia dell’ordinamento monarchico-liberale. L’attacco alla sede della Federazione delle cooperative di Ravenna intendeva colpire il cuore del movimento di riscatto popolare del territorio, che era giunto a organizzare oltre 15.000 braccianti agricoli. Con esso si intendeva indebolire l’istanza di partecipazione democratica che si affacciava in modo sempre più vigoroso. La libertà dei corpi sociali di un Paese è elemento che contribuisce a sorreggere la vita democratica. Quando le formazioni intermedie vengono compresse, costrette al silenzio, è l’intera impalcatura delle libertà e dei diritti che viene compromessa”
Durante il suo discorso, Mattarella chiede ai più giovani di rigenerare ogni giorno la democrazia:
“La democrazia nasce dalla diffusa coscienza di responsabilità di ciascuno nella difesa delle comuni libertà. È stata una conquista di popolo. A noi tocca rigenerarla ogni giorno, chiamando i più giovani ad essere protagonisti. La cooperazione è stata ed è un soggetto della democrazia economica, un vettore di progresso. Una protagonista, insieme ad altri, di quel sistema produttivo e di servizi plurale che ha reso la nostra economia una delle più avanzate al mondo. Il fascismo la costrinse dentro le gabbie di uno Stato oppressivo e totalitario. La Repubblica le ha ridato libertà e respiro. La solidarietà, la centralità della persona, la crescita del lavoro come misura di dignità per ogni donna e ogni uomo, valori che ne sono alla base, alimentano la democrazia e hanno trovato nella Costituzione esplicito riconoscimento. È un’esigenza che va sempre avvertita, anche nelle condizioni inedite di un tempo che registra cambiamenti così veloci”
La storia fondamenta della nostra cultura
Per Sergio Mattarella i giovani devono conoscere la storia per poter rigenerare sempre il valore della democrazia, in ricordo soprattutto di tutte quelle persone che hanno combattuto per ottenerla, come conclude il capo di Stato:
“La storia è parte di noi. Di ciascuno di noi. È alle fondamenta della nostra cultura, dei nostri ordinamenti, dei valori in cui ci riconosciamo e che costituiscono l’asse portante della società contemporanea. La libertà di cui godiamo, la democrazia che è stata costruita, l’uguaglianza e la giustizia che la Costituzione ci prescrive di ricercare sono tutte figlie di una storia sofferta e di generazioni che le hanno conquistate con dolore, sacrificio, impegno, consegnandole alla nostra cura affinché possiamo a nostra volta trasmetterne il testimone”
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