A Wuhan torna il lockdown: le autorità cinesi hanno disposto il confinamento di Jiangxia, quartiere della città dove vive circa un milione di persone, dove sono stati rilevate quattro persone positive al coronavirus ma asintomatiche. Il lockdown durerà per tre giorni: si tratta della misura più restrittiva degli ultimi mesi, con la città – da dove nel 2019 è partita la pandemia – che conta 12 milioni di abitanti.

Wuhan, un milione di persone in lockdown temporaneo

La scoperta di 4 persone positive al Covid ma asintomatiche ha portato le autorità cinesi a ordinare il lockdown, seppur temporaneo, per circa un milione di persone nel quartiere di Jiangxia di Wuhan, la città dove è stato registrato per la prima volta il coronavirus dalla quale è partita la pandemia. Ai residenti del sobborgo incriminato è stato ordinato di rimanere nelle loro case per tre giorni: decisione arrivata dopo che sono state diagnosticate le infezioni. Tutte le attività e i trasporti sono sospesi fino a nuovo ordine.

Per la metropoli cinese – che conta circa 12 milioni di abitanti – questa è la misura più restrittiva in atto dal 2020: la Cina continua quindi sulla sua politica zero Covid, utilizzando lockdown, restrizioni e test su larga scala, anche se le varianti più contagiose della malattia sono in grado di superare agilmente tutte queste misure di sicurezza. Wuhan rivive l’esperienza di Shanghai, anche se in quel caso il numero di persone coinvolte era maggiore e anche il tempo di confinamento.

A Shenzhen diminuiscono le aree ad alto rischio

Se Wuhan deve fare i conti con un lockdown temporaneo, dall’hub tecnologico meridionale della Cina a Shenzhen arrivano buone notizie: le autorità locali affermano di aver controllato l’ultimo focolaio di coronavirus della città, non allentando le misure di prevenzione. Sono state declassate tre aree da alto a rischio medio, mentre altre cinque sono passate da medio a basso rischio. Secondo questo sistema, le persone residenti nelle aree ad alto rischio non possono lasciare le loro case, mentre quelle nelle aree a medio rischio non possono lasciare le loro comunità residenziali. Ieri la Cina ha segnalato 79 infezioni trasmesse localmente e 41 casi importati: solo uno di questi è stato segnalato a Shenzhen, un notevole miglioramento visti i 19 del giorno prima.

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