Oggi è l’Earth Overshoot Day 2022, il giorno in cui abbiamo già esaurito le risorse annuali della Terra. La data cade ben 156 giorni prima della fine dell’anno, solo nel 2018 avevamo superato la soglia di sfruttamento così presto. Le emissioni di gas serra, sfruttamento e scarsa tutela dei territori sono tutti fattori che aggravano irrimediabilmente il deficit ecologico dell’umanità. L’Italia aveva superato il suo Overshoot day nazionale già lo scorso 15 Maggio.

Mancano ancora ben 156 giorni alla fine dell’anno e nonostante tutto l’uomo ha già esaurito tutte le risorse che la Terra mette a disposizione annualmente. Oggi infatti, è l’Earth Overshoot Day 2022, ovvero la data simbolica di esaurimento delle risorse naturali, determinato dalle analisi del Global Footprint Network, l’organizzazione di ricerca internazionale che ha avviato i calcoli per la contabilità delle risorse naturali attraverso l’Impronta Ecologica. Più nel dettaglio il GFN divide la biocapacità del Pianeta, ovvero la quantità di risorse ecologiche che la Terra è in grado di generare in quell’anno, per l’impronta ecologica dell’umanità, quindi per la domanda dell’umanità per quell’anno e moltiplica per 365, il numero di giorni in un anno.

Da domani, secondo i calcoli dell’organizzazione la popolazione mondiale inizierà ad entrare in debito andando a sfruttare le risorse che sono destinate al 2023. 

Dai dati degli anni scorsi si vede come la data venga sempre più anticipata, nel 1971 l’Overshoot Day cadeva a fine Dicembre e da quella data la popolazione mondiale è cresciuta del 121% aumentando la sua impronta ecologica di circa il 60%.

Il perdurare da 50 anni di questa situazione di sovrasfruttamento delle risorse naturali significa che i deficit annuali si sono accumulati in un debito ecologico totale pari a 19 anni di rigenerazione del pianeta. Il risultato è un degrado diffuso degli ecosistemi e l’accumulo di gas serra in atmosfera con conseguenze a livello climatico. Secondo una stima del WWF solo negli ultimi 30 anni più di un terzo delle risorse naturali sono state distrutte. Proseguendo di questo passo di anno in anno stiamo esaurendo la nostra quota di risorse per gli anni futuri e anticipando il momento in cui quei materiali si esauriranno del tutto. Per rigenerare tutte le risorse e i servizi ecosistemici che l’umanità attualmente richiede al Pianeta, servirebbe la biocapacità di 1,75 Terre, ma questo numero deve scendere a 1,00 o meno per poter vivere in modo sostenibile.

A lanciare l’allarme è stato anche il segretario generale dell’Onu, António Guterres che ha recentemente affermato: 

“I nostri stili di vita, basati sulla produzione, il consumo, lo scarto e l’inquinamento, ci hanno portato a questo terribile stato. Ma, poiché le attività umane sono alla base di questa emergenza planetaria, ciò significa anche che noi deteniamo la chiave per le soluzioni. Ora è il momento di trasformare il nostro rapporto con la natura e tracciare un nuovo percorso”.

Earth Overshoot Day 2022: l’Italia aveva esaurito le risorse già il 15 Maggio

I National Footprint & Biocapacity Accounts (NFA) insieme ai dati delle Nazioni Unite tengono conto delle differenze tra i diversi Stati e tra la loro impronta ecologica. Si tratta del sistema più efficace per calcolare la disparità tra le richieste delle persone di aree biologicamente produttive e la capacità della terra di rigenerarle. Comprende quindi, la domanda per cibo, legname, materiale per le infrastrutture ma anche per attività che comportano emissioni di CO2 che costituiscono il 60% della global footprint.

Molti Paesi, come Stati UnitiCanadaAustralia e Russia, erano in debito ecologico già dall’inizio dell’anno. Altri paesi, come il nostro ha avuto il suo Earth Overshoot day 2022 nazionale il 15 Maggio. A permetterci di non arrivare, fino ad oggi, al punto di rottura, sono state alcune popolazioni virtuose, con una bassa impronta ecologica dove l’Overshoot day scatta in ritardo.

Come ad esempio il caso dell’Ecuador dove è previsto per il 6 Dicembre o in Giamaica dove è previsto per il 20 Dicembre. Ed è proprio da Quito, capitale dell’Ecuador, che il ministro dell’Ambiente Gustavo Manrique ha inaugurato una giornata di riflessione sul significato dell’Earth Overshoot day, ricordando tre aspetti che potrebbero invertire la tendenza:

  • dimezzare gli sprechi alimentari a livello globale, per esempio, farebbe spostare la data dell’Overshoot day di tredici giorni;
  • migliorare le infrastrutture ciclabili urbane in tutto il mondo, in linea con gli standard che attualmente troviamo nei Paesi Bassi, ha il potenziale di far spostare la data dell’Overshoot day di nove giorni;
  • produrre energia con eolico on-shore a costi competitivi, come avviene in Danimarca e Germania, ha il potenziale di ritardare l’Overshoot day di almeno dieci giorni.