Era il 31 maggio 2021 quando Giovanni Brusca venne liberato dopo una condanna per mafia: l’uomo che premette il bottone che causò l’esplosione della strage di Capaci, oltre che ordinare lo scioglimento nell’acido di Giuseppe Di Matteo, un bambino “colpevole” di essere figlio di un collaboratore di giustizia venne rilasciato tra molte polemiche.
Il fedelissimo di Totò Riina, diventato in seguito collaboratore di giustizia, è stato dichiarato “socialmente pericoloso”. La proposta del questore di Palermo Leopold Laricchia è stata ritenuta valida dalla sezione Misure di prevenzione di Palermo. Per Brusca scatta così, nuovamente, la sorveglianza speciale, anche dopo essere stato liberato dopo la sua condanna per mafia.
Brusca rimane sotto scorta libero cittadino nella località segreta che gli è stata assegnata, con però i vincoli della sorveglianza speciale.
Le parole dei famigliari delle vittime di Capaci
Alla sua liberazione di un anno fa Maria Falcone dichiarò:
“Umanamente è una notizia che mi addolora, ma questa è la legge, una legge che peraltro ha voluto mio fratello e quindi va rispettata. Mi auguro solo che magistratura e forze dell’ordine vigilino con estrema attenzione in modo da scongiurare il pericolo che torni a delinquere, visto che stiamo parlando di un soggetto che ha avuto un percorso di collaborazione con la giustizia assai tortuoso. La stessa magistratura in più occasioni ha espresso dubbi sulla completezza delle rivelazioni di Brusca, soprattutto quelle relative al patrimonio che, probabilmente, non è stato tutto confiscato. Non è più il tempo di mezze verità e sarebbe un insulto a Giovanni, Francesca, Vito, Antonio e Rocco che un uomo che si è macchiato di crimini orribili possa tornare libero a godere di ricchezze sporche di sangue“.
I famigliari delle vittime di Capaci si dichiarano sconvolti, in particolare Tina Montinaro, vedova del caposcorta di Falcone, aveva espresso le parole più dure.
“Indignata, sono veramente indignata. Lo Stato ci rema contro. Noi dopo 29 anni non conosciamo ancora la verità sulle stragi e Giovanni Brusca, l’uomo che ha distrutto la mia famiglia, è libero. Sa qual è la verità? Che questo Stato ci rema contro. Io adesso cosa racconterò al mio nipotino? Che l’uomo che ha ucciso il nonno gira liberamente?”.