Legge Fornero cosa prevede? Quando si può andare in pensione con il sistema attualmente in vigore, qualora non venga approvata una riforma del sistema pensionistico?
Di recente abbiamo parlato di un possibile ritorno alla Legge Fornero in tema di pensioni, qualora non si riesca a decidere sul da farsi entro il 31 dicembre 2022, a seguito della crisi di governo, delle conseguenti dimissioni da parte dell’ex presidente del Consiglio Mario Draghi e della controfirma al Quirinale per lo scioglimento della Camere davanti al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Per conoscere quali sono i possibili scenari e quali saranno le conseguenze sulle pensioni degli italiani, ti consiglio di leggere questo articolo di approfondimento.
Ma tornando a noi, in questa guida andremo a vedere che cos’è la Legge Fornero, cosa prevede, quando si può andare in pensione e quali sono i requisiti e l’età per uscire dal mondo del lavoro con la pensione di vecchiaia e anche con quella anticipata.
Legge Fornero cosa prevede? Quando si può andare in pensione
La Legge Fornero prevede come criterio di base quello che la pensione cresce all’aumentare dei contributi che sono stati versati dal pensionato.
Con l’introduzione di questa normativa non è più possibile optare per l’andare in pensione di vecchiaia una volta che sono stati versati 40 anni di contributi, senza, dunque, prendere in considerazione l’età del contribuente.
Con questa legge, infatti, per poter andare in pensione di vecchiaia bisogna aver raggiunto i 67 anni di età, salvo la possibilità di poter usufruire di uno scivolo per andare in pensione in maniera anticipata, qualora sussistano determinati requisiti e rispettando determinati criteri.
Attualmente il sistema pensionistico italiano prevede queste due differenti modalità per uscire dal mondo del lavoro:
- La pensione di vecchiaia, alla quale possono accedere e ne possono usufruire quei lavoratori che abbiano compiuto i 67 anni di età e che abbiano versato almeno 20 anni di contributi;
- la pensione anticipata, la quale può essere quella prevista dalla Legge Fornero, l’APE sociale, l’APE volontario, l’Isopensione, Quota 102, Opzione Donna, quella per mansioni usuranti e per lavoratori precoci, ecc…
Pensione di vecchiaia: a che età e quali sono i requisiti
Ecco a che età e quali sono i requisiti che sono richiesti per la pensione di vecchiaia ordinaria fino al 2022, oltre al versamento di un minimo di 20 anni di contributi, a seconda della differente categoria di lavoratori:
- per i dipendenti pubblici era richiesta un’età anagrafica di 66 anni e 7 mesi nel 2017 e nel 2018 e di 67 anni tra il 2019 ed il 2022;
- per i dipendenti privati era richiesta un’età anagrafica di 66 anni e 7 mesi nel 2017 e nel 2018 e di 67 anni tra il 2019 ed il 2022;
- per i lavoratori autonomi era richiesta un’età anagrafica di 66 anni e 7 mesi nel 2017 e nel 2018 e di 67 anni tra il 2019 ed il 2022;
- per le lavoratrici private era richiesta un’età anagrafica di 65 anni e 7 mesi nel 2017, di 66 anni e 7 mesi e nel 2018 e di 67 anni tra il 2019 ed il 2022;
- per le lavoratrici autonome era richiesta un’età anagrafica di 66 anni e 1 mesi nel 2017, di 66 anni e 7 mesi e nel 2018 e di 67 anni tra il 2019 ed il 2022.
Ecco, invece, qual è l’eta necessaria per la pensione di vecchiaia contributiva, con il versamento minimo di 5 anni di contributi a partire dal 1996:
- nel 2018 era richiesta un’età anagrafica di 70 anni e 7 mesi;
- Dal 2019 al 2025 era ed è richiesta un’età anagrafica di 71 anni.
Pensione anticipata: a che età e quali sono i requisiti
Ecco quali sono i requisiti che sono richiesti per la pensione anticipata ordinaria:
- per i lavoratori, il versamento di 42 anni e 10 mesi di contributi;
- per le lavoratrici, il versamento di 41 anni e 10 mesi di contributi.