Un sacerdote che celebra la messa domenicale su un materassino in mare. Sembrava una fake news, una trovata pubblicitaria, una notizia acchiappa clic per attirare l’attenzione del lettore. Invece no. Divertimento, indignazione, rabbia e sconcerto sono state solo alcune delle reazioni del web urtato o sconvolto dalla messa celebrata domenica scorsa in località Alfieri, uno dei tratti più belli della costa crotonese.
A Crotone il sacerdote celebra la messa in mare. Aperto il fascicolo
Ora la Procura della Repubblica di Crotone ha deciso di aprire un fascicolo ed avviare le indagini ipotizzando il reato di ‘offesa ad una confessione religiosa’. A renderlo noto è il procuratore capo di Crotone, Giuseppe Capoccia specificando che:
La “presunta celebrazione religiosa” è realmente avvenuta nella giornata di domenica 24 luglio 2022, ad opera di Don Mattia Bernasconi. Il vicario della pastorale giovanile della parrocchia di San Luigi Gonzaga di Milano, aveva infatti deciso di concludere il campo della legalità organizzato come ogni anno dall’associazione Libera al quale partecipano numerosi giovani provenienti da ogni parte d’Italia con una messa ‘diversa’ dalle altre.
I piani del vicario però non erano questi. Inizialmente si era pensato di celebrare la messa in una pineta della zona ma essendo già impegnata per un’altra iniziativa, il luogo della funzione è stato spostato al mare. Don Mattia ha quindi proposto di officiare il rito religioso in acqua, vista la soffocante calura. Una famiglia del posto ha prestato un materassino di gomma che è servito da improvvisato altare.
Sulla vicenda è poi arrivata la posizione della Curia diocesana che ha evidenziato “tutta la bellezza e la serietà dell’esperienza vissuta da questi giovani” ma ha precisato che “la celebrazione eucaristica, e in generale la celebrazione dei sacramenti, possiede un suo linguaggio particolare che è giusto rispettare e valorizzare senza rinunciarvi con troppa superficialità”.
Don Mattia: “Il mio intento non era banalizzare. Spero possiate comprendere il mio gesto”
“Non era assolutamente mia intenzione banalizzare l’Eucarestia né utilizzarla per altri messaggi di qualunque tipo, si trattava semplicemente della Messa a conclusione di una settimana di lavoro con i ragazzi che hanno partecipato al campo e il contesto del gruppo (ragazzi che per una settimana hanno celebrato e lavorato con me) mi è sembrato sufficientemente preparato per custodire la sacralità del Sacramento anche nella semplicità e nella povertà dei mezzi. Spero che possiate comprendere le mie buone intenzioni, macchiate da troppa ingenuità, e accettare la mia sincera richiesta di perdono”, conclude nella lettera di scuse inviata all’arcivescovo metropolita, monsignore Mario Delpini, ai vicari episcopali, ai confratelli e a tutti i fedeli.
Lo scrive don Mattia Bernasconi, vicario pastorale per i giovani della parrocchia di San Luigi di Gonzaga di Milano, indagato dalla procura di Crotone per la messa celebrata in mare.