A ottobre “sarà pienamente operativa” a Cagliari una sezione della Dia, la direzione investigativa antimafia, “con 9 unità disponibili”. L’ha annunciato stasera la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, in prefettura dove ha presieduto una riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza, alla presenza, tra gli altri, dei rappresentanti delle forze dell’ordine, del prefetto Gianfranco Tomao e del sindaco Paolo Truzzu.
La sede individuata è al molo Ichnusa del porto di Cagliari, dove devono essere ancora completati i lavori. Alla richiesta di un maggiore presidio del territorio, dopo i sempre più frequenti episodi di violenza urbana a Cagliari, Lamorgese ha risposto ricordando che già a febbraio sono arrivate 20 unità fra agenti e assistenti delle forze di polizia di stato. “Ne arriveranno altri 33 entro fine luglio”, ha assicurato la ministra. “I corsi di formazione bloccati durante la pandemia sono ripresi e abbiamo potuto completare l’iter per le assunzioni”.
Sicurezza. 53 unità operative
“Le 53 nuove unità assegnate saranno operative – ha precisato la ministra, che aveva concordato la sua presenza a Cagliari circa un mese e mezzo fa – in tutto il territorio di competenza della questura di Cagliari, non solo nella città capoluogo, e ripartite dal questore a seconda delle esigenze. “L’obiettivo di questa amministrazione è evitare che si scivoli verso situazioni non controllate”, ha dichiarato il sindaco Truzzu, segnalando, in particolare, il contrasto alla mala movida.
“Sono convinto – ha detto il Sindaco di Cagliari – che le nuove risorse ci daranno una mano, assieme ai 50 agenti della polizia locale assunti di recente, oltre al contributo della videosorveglianza. Nella riunione di oggi ci siamo soffermati anche su fenomeni preoccupanti che riguardano l’intero territorio, mi riferisco alle quantità di droga che circolano e che sono spropositate rispetto ad altre realtà”.