Idee chiare e senza alcun tipo di fronzoli. “Salario minimo, fine della demonizzazione del reddito di cittadinanza, contratti più stabili e riduzione del precariato, il tema della casa, la scuola come elemento di inclusione. Sono questi i temi della nostra agenda sociale, dell’agenda del Pd che abbiamo cominciato a imporre politicamente stando nel governo Draghi“. Lo ha detto il ministro Andrea Orlando nel suo intervento alla direzione nazionale del Pd, stando a quanto riporta chi era presente alla riunione.

Agenda che è del Pd. Penso che abbiamo più credibilità perché abbiamo cominciato a costruire la nostra agenda al cui interno ora dobbiamo indicare elementi di radicalità. La politica deve avere funzione di riequilibrio delle distanze altrimenti rischia di sembrare un vuoto appello il richiamo alla lotta alle diseguaglianze“, aggiunge Orlando.

Elezioni. La credibilità

Facciamo bene a rivendicare la responsabilità che abbiamo avuto in un momento tragico per la storia del continente, per come come ci siamo mossi nei giorni della crisi, e per come siamo stati nella maggioranza facendoci carico della complessità del governo di unità nazionale“. E’ quanto ha detto ancora il ministro Andrea Orlando, stando a quanto riporta chi era presente alla riunione.

“Responsabilità che è una condizione necessaria ma non sufficiente per cogliere le sfide che ci attendono. Si è parlato di occhi e io credo che noi dovremmo guardare le nostre proposte con gli occhi della stragrande maggioranza dei lavoratori italiani, di quelli che vivono con uno stipendio medio o basso, e oggi si trovano in una condizione di paura, di panico quando a quella condizione salariale si accompagna un lavoro precario. Una fascia di popolazione che in larga parte è di non voto. E quindi mi convince il progetto del segretario di una Italia più giusta che metta al centro la lotta alle diseguaglianze“, ha sottolineato e ribadito con forza il ministro Orlando.

Noi abbiamo riconosciuto in questi mesi l’esigenza della protezione. Oggi noi dobbiamo riconoscere che aver contrapposto la protezione al merito e al riscatto è stato un errore che ci ha condannato all’isolamento politico e sociale nel 2018. Perché non si è tenuto conto che le condizioni di partenza di tantissime persone non consentono di affrontare neanche il tema del merito e quello del riscatto“. Lo dice il ministro Andrea Orlando intervenendo alla direzione del Pd, stando a quanto riferisce chi è presente alla riunione