Paulo Dybala è, da pochi giorni, un nuovo giocatore della Roma: il fantasista argentino, che ha lasciato la Juventus al termine del contratto lo scorso 30 giugno, ha accettato la corte giallorossa e di José Mourinho. Il classe 1993, che ha già iniziato a lavorare in campo con i nuovi compagni di squadra, si è presentato ufficialmente a stampa e tifosi. Oggi 26 luglio, infatti, è il Paulo Dybala-day a Roma: l’ex Palermo prima ha tenuto un conferenza stampa, poi in serata (dalle 21 alle 22.15) è in programma l’evento al Colosseo Quadrato all’Eur in cui l’argentino saluterà i tifosi giallorossi.
Roma, la conferenza di Paulo Dybala
Alle 14.30 è iniziata la conferenza stampa di presentazione di Paulo Dybala con la Roma dalla sala Champions di Trigoria. L’ex calciatore della Juventus ha risposto alle domande dei giornalisti presenti. “Credo che sia presto per parlare di scudetto. C’è tanta voglia da parte di tutti, la Roma ha vinto un trofeo molto importante e ci sono ancora obiettivi importanti – ha esordito Paulo Dybala in conferenza stampa – A tutti piace vincere, dobbiamo farlo partita dopo partita e più avanti vedremo dove saremo arrivati. In questo momento ci sono squadre più avanti di noi, dobbiamo lavorare con serenità”. Importante nella scelta anche José Mourinho, ma anche la dirigenza giallorossa: “Deciderà lui dove dovrò giocare, io sono aperto a giocare dove vorrà. La sua chiamata mi ha fatto un piacere enorme, un giorno mi ha scritto all’improvviso dopo che ci eravamo già sentiti con il direttore. Ma ringrazio tutti, il presidente, suo figlio. Le chiamate di tutti sono state molto importanti per me – così riportato da Il Corriere dello Sport – La prima cosa che avevo chiesto al Mister è stata cosa puntiamo a vincere. A me piace vincere, a lui anche. Sia Mourinho che la società mi hanno dato dei punti su cui soffermarmi, qui c’è grande fiducia e consapevolezza. Questo è molto importante per andare avanti e per perseguire gli obiettivi. Io cercherò di dare il massimo e portare la mia esperienza per continuare a vincere”.
Oltre alla domande sulla nuova avventura con la Roma, Paulo Dybala è tornato a parlare anche della fine della sua avventura con la maglia della Juventus: “Ovviamente non esulterò. Sono molto curioso di vedere cosa succederà stasera con i tifosi. So che questa piazza è molto calda, la gente ci sta sempre vicino e non vedo l’ora di vedere i tifosi stasera e di abbracciarli. Fine della storia alla Juventus? Io credo che il direttore Arrivabene sia stato molto chiaro, avevamo un accordo da firmare a ottobre e poi la società ci ha chiesto di aspettare – ha proseguito l’argentino – A marzo la società ci ha detto che non avrei fatto parte del progetto futuro. Non è stato un problema economico, la società ha preso un’altra decisione insieme al mister. Ho detto che se questa era la loro scelta, per me non era un problema”. Paulo Dybala ha scelto di indossare il 21, ma ci sarebbe la possibilità di indossare il numero 10 di Francesco Totti: “Sappiamo chi è l’ultimo che l’ha usata e da parte mia c’è grandissimo rispetto. Sappiamo che è una maglia molto importante anche per i tifosi. Per me il numero 21 è molto importante, è il numero che ho avuto in Nazionale e con il quale ho iniziato a vincere alla Juventus. Ora spero di iniziare a vincere con la Roma. In futuro non si sa mai, ma adesso sono molto contento con il 21″.
Le ultime sul mercato giallorosso
Dopo aver definito l’acquisto di Paulo Dybala, la Roma non si ferma ma punta a completare la rosa da mettere a disposizione di José Mourinho per la prossima stagione. Il primo nome per la difesa è sempre Dan-Axel Zagadou. Il classe 1999 è in uscita dal Borussia Dortmund e la Roma è in forte pressing su di lui. Un altro profilo che piace, invece, è quello di Eric Bailly del Manchester United. Oltre a Nemanja Matic, José Mourinho aspetta ancora un nuovo innesto in mezzo al campo. Si è un po’ raffreddata la pista che porta a Georgino Wijnaldum del Paris Saint-Germain. La Roma continuerà a provarci, ma intanto tiene calde le alternative: piacciono sempre Davide Frattesi del Sassuolo e Jerdy Schouten del Bologna.