Si apre oggi il Consiglio dei Ministri in merito al Decreto “Aiuti Bis”, primo progetto di “affari correnti” del dimissionario Governo, che potrebbe arrivare rapidamente in Aula già nella prossima settimana.
Decreto Aiuti Bis, al via il Consiglio dei Ministri
Il Consiglio dei Ministri ha approvato la Relazione al Parlamento presentata dal premier Mario Draghi e dal ministro dell’Economia Daniele Franco, in merito alla situazione dei conti pubblici. Il deficit rispetto al Pil sarebbe pari a 14,3 miliardi, risorse derivanti dall’erario che verrebbero immediatamente girate nel Decreto “Aiuti Bis“. Grazie a tale Relazione, si definiscono gli obiettivi economico-finanziari per il secondo semestre dell’anno: è attesa la presentazione alle Camere a stretto giro al fino di procedere con le manovre. Anche la previsione di indebitamento netto a fine 2022 è prevista in calo dello 0,8%.
Ma come verrebbero impiegati questi “risparmi”? Interessante sarà capire quali differenze avrà il Decreto “Aiuti Bis” rispetto all’originale. Palazzo Chigi cercherà di accorpare più misure possibili per contrastare l’aumento delle spese che gli italiani si trovano a fronteggiare: energia, inflazione e siccità. Confermato il taglio delle accise, scatterà la proroga anche per gli sconti sulle tariffe di elettricità, il credito d’imposta per le imprese e il bonus “una tantum” pari a 200 euro. La grande novità potrebbe essere lo sconto (o l’abolizione) dell’iva su beni alimentari di prima necessità.
La Relazione al Parlamento attende l’approvazione
Di seguito parte della Relazione presentata questa mattina in apertura di Cdm:
Con la presente relazione il Governo richiede l’autorizzazione a ricorrere all’indebitamento, confermando per l’anno 2022 la previsione di crescita del prodotto interno lordo. Le risorse che si rendono disponibili saranno utilizzate con un provvedimento urgente di prossima adozione per contrastare gli effetti su individui, famiglie, imprese ed enti pubblici legati all’incremento dei prezzi dei prodotti energetici e più in generale dell’inflazione
Relazione del ministero dell’Economia e delle Finanze
All’attuazione di questi interventi sono destinati gli spazi finanziari per i quali si chiede l’autorizzazione al ricorso all’indebitamento per un importo complessivamente pari a 14,3 miliardi di euro nel 2022. Tale autorizzazione, come già evidenziato, confermando i saldi programmatici indicati nel Documento di economia e finanza 2022 e il livello del debito pubblico, non richiede la revisione del limite delle emissioni nette già autorizzato e di conseguenza non comporta un aumento del livello della spesa per interessi passivi
Relazione del ministero dell’Economia e delle Finanze #2