Isolamento Covid, per il sottosegretario alla Salute Andrea Costa si potrebbe arrivare presto a una riduzione del periodo della quarantena per gli asintomatici.
“Io credo che l’obiettivo sia convivere con il virus, e la convivenza significa anche rivedere e rivalutare le regole in caso di positivi senza sintomi”,
ha spiegato Costa intervenendo ad Agorà su Rai 3.
“Sicuramente prevedo che nei prossimi giorni ci potrà essere la riduzione dell’isolamento per chi è positivo e non ha sintomi. Il passo successivo credo sia considerare l’ipotesi, in caso di positivi senza sintomi, di eliminare la quarantena altrimenti, con tutti questi positivi, il rischio è trovarci involontariamente a bloccare di nuovo il Paese”.
Isolamento Covid durata, le regole vigenti
L’isolamento riguarda i casi positivi al test diagnostico, dunque infetti, ed è finalizzato a separarli dalle altre persone per tutta la durata del periodo di contagiosità. Per i soggetti contagiati che abbiano precedentemente ricevuto la dose booster o che abbiano completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni, l’isolamento è ridotto a 7 giorni purché siano sempre stati asintomatici o risultino asintomatici da almeno 3 giorni e alla condizione che, al termine di tale periodo, risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo.
Quarantena Covid, le regole in corso
La quarantena riguarda i contatti stretti di un caso confermato che potenzialmente potrebbero sviluppare una infezione e che per questo motivo non devono stare a contatto con altre persone.
In caso di contatto stretto con un soggetto confermato positivo al COVID-19, la quarantena si applica a:
- contatti stretti ASINTOMATICI che abbiano completato il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni e che abbiano comunque un green pass rafforzato valido à quarantena con una durata di 5 giorni con obbligo di un test molecolare o antigenico negativo al quinto giorno.
- soggetti non vaccinati o che non abbiano completato il ciclo vaccinale primario o che abbiano completato il ciclo vaccinale primario da meno di 14 giorni à quarantena di 10 giorni dall’ultima esposizione, con obbligo di un test molecolare o antigenico negativo al decimo giorno.
In caso di contatto stretto con un soggetto confermato positivo al COVID-19, la quarantena non si applica a soggetti asintomatici che:
- -hanno completato il ciclo vaccinale “primario” (senza richiamo) da 120 giorni o meno; -sono guarite dal COVID-19 da 120 giorni o meno; -hanno ricevuto la dose di richiamo del vaccino (cosiddetta “terza dose” o “booster”).
Per tali soggetti si applica una auto-sorveglianza, con obbligo di indossare le mascherine FFP2 fino al decimo giorno successivo all’ultima esposizione al soggetto positivo al COVID-19.
È prevista l’effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare per la rilevazione dell’antigene Sars-Cov-2 alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto.
Rimane ancora in vigore la regola per cui dopo 21 giorni dalla prima positività scatta in ogni caso la fine dell’isolamento anche senza fare un tampone. Passate tre settimane, si pensa che nessuno sia più contagioso
Riduzione isolamento Covid
Sono circa 1,4 milioni le persone in isolamento perché positive. Ma una nuova circolare in arrivo dal Ministero della Salute potrebbe cambiare a breve le regole sulle quarantene. Si fa strada anche in Italia l’ipotesi di una “quarantena light” di 5 giorni se si risulta asintomatici da almeno 48 ore e si può produrre un test negativo per uscire. La gestione dell’emergenza Covid rientra infatti ancora nel mandato del governo dimissionario di Mario Draghi e potrebbe vedere una prima importante novità sul cosiddetto “isolamento domiciliare” per i positivi. Una misura che non piace ad alcuni esperti, come Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova;
“Non ha nessun senso scientifico. E’ soltanto pura demagogia”.
La posizione di Crisanti.