Il segretario del Partito Democratico Enrico Letta accende la sfida con Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni in vista delle prossime elezioni: dalle urne del 25 settembre non può uscire un pareggio, ma solo la sconfitta e la vittoria di uno dei due partiti. L’esito del voto indicherà la direzione che gli italiani vogliono indicare al futuro del nostro Paese, come spiega il segretario del PD.
Letta: “Alle elezioni vincerà o l’Europa comunitaria o quella dei nazionalismi”
Nella relazione internazionale in corso alla Camera, il segretario del Partito Democratico Enrico Letta fa il punto sull’esito che uscirà dalle urne il prossimo 25 settembre, un risultato che determinerà la direzione che prenderà l’Italia per il prossimo futuro:
“Il voto alle elezioni politiche 2022 darà un risultato chiaro e andrà in una direzione o nell’altra, il pareggio non è contemplato. O vince l’Europa comunitaria o quella dei nazionalismi, la scelta è fra noi e Meloni”
Tante le differenze tra il PD e il centrodestra, soprattutto sui diritti, come prosegue Letta nel suo intervento:
“Sui diritti la differenza fra noi loro mai è stata così forte e marcata come oggi. Per noi è il momento, per loro non lo è mai. Mai come questa volta è in gioco il futuro della società italiana e di centinaia di migliaia di giovani che vogliono vivere in una società in cui si è liberi o sei messo dentro delle caselle costruite sul passato. Quello che dobbiamo fare della nostra partecipazione alle elezioni è una partecipazione che sarà centrata su una lista, la nostra lista del Pd, che vogliamo aperta ed espansiva soprattutto a chi ha condiviso il progetto delle agorà, penso ad Articolo 1 e Demos”
Il rapporto tra PD e Forza Italia
Nel corso del suo intervento Enrico Letta non parla solo del possibile esito delle elezioni, ma anche di quelli che erano i rapporti politici con Forza Italia e le altre opposizioni. Dopo un inizio dove c’era una certa collaborazione, improvvisamente qualcosa si è rotto, lasciando delusi molti elettori che, ora, potrebbero appoggiare il PD, come spiega il parlamentare:
“Forza Italia è un partito con cui abbiamo collaborato al governo, abbiamo lavorato bene. Poi, improvvisamente, questa scelta incomprensibile che gli sta portando una frana di consensi e dirigenti. Fi ha deciso di sciogliersi dentro la Lega, ed è un punto di non ritorno, ma lì si è aperta una voragine, dentro il centrodestra. O noi convinciamo una parte degli elettori che hanno votato lì o sarà difficile giocarla solo sugli astensionisti. Dobbiamo parlare anche con chi ha votato Fi alle ultime elezioni o le liste civiche”
Le parole dell’estrema destra per Giorgia Meloni
Anche l’estrema destra attraverso l’ex capo di Forza Nuova Giuliano Castellino.
“Cara Giorgia da giorni, da quando una tua vittoria e una tua ascesa a Palazzo Chigi potrebbero potenzialmente concretizzarsi, stampa e tv sono partiti con la macchina del fango. Un vero schifo! I giornaloni nazionali e perfino internazionali hanno iniziato a massacrarti: nessun rispetto per lady Aspen! Lo stesso mainstream che fino a qualche tempo fa ti coccolava e ti blandiva per liquidare prima Berlusconi e poi Salvini, oggi vuole liquidare te, diventata il nemico numero uno del lato sinistro del deep state nostrano. Noi ti combattiamo Giorgia e vogliamo vederti perdere, perché sostenevi Monti e sei sempre stata ambigua su Bruxelles e BCE, perché non ti sei opposta all’OMS e alla tirannia sanitaria, perché sei stata la finta opposizione che ha sostenuto il green pass, ricatto sul lavoro e vaccini obbligatori e perché, dulcis in fundo, ti sei schierata con la Nato e per la guerra alla Russia”.