Il prossimo 25 settembre gli italiani saranno chiamati al voto per eleggere il nuovo governo ma, in queste ultime ore, cresce il numero di devoti all’astensionismo: è virale sui social l’hashtag #iononvoto, tanto che ha superato quelli riferiti a guerra, green pass e Covid. Cresce così il rischio di vedere un alto numero di astensioni alle urne.

Cresce l’hashtag pro-astensionismo alle elezioni

Mancano due mesi alle prossime elezioni politiche e, nella scena politica, sta entrando in scena un nuovo partito: quello dell’astensionismo che si affida ai social per cercare consensi. È in testa alle tendenze dei vari social network – in particolare su Twitter – l’hashtag #iononvoto che ha superato quelli utilizzati dagli utenti contro i vaccini, il green pass e la guerra. Gli utenti lo utilizzano per cercare di convincere le persone a non dare spago e a rendersi complici di una struttura e un sistema politico che, a detta loro, non è ottimale ed è la rovina di questo Paese (Chi vota è complice è uno dei tweet più frequenti tra gli astensionisti).

sL’hashtag #iononvoto racchiude in sé anche altre battaglie, tra cui quella no-vax: sono molti i cittadini dei social che decidono di non votare per non dare il loro gradimento ai politici che, durante le varie fasi della pandemia, hanno appoggiato il vaccino e il green pass. Con le elezioni alle porte, molte persone non si riconosco più nei politici che una volta seguivano con fiducia: molta di questa sfiducia è stata alimentata in passato con le battaglie no-vax e, ora, le persone che non voteranno vogliono portare il loro dissenso anche in ambito politico.

Il PD partito più attaccato dall’hashtag #iononvoto

Tra i seguaci del partito dell’astensionismo per le prossime elezioni politiche la maggior parte si scaglia contro il Partito Democratico. Secondo queste persone il gruppo di Enrico Letta raggruppa tutte le figure politche che, durante la pandemia, hanno messo in pericolo la libertà della popolazione italiana. Sui vari tweet con l’hashtag #iononvoto si leggono critiche contro il ministro della Salute Speranza: per questo motivo gli astensionisti chiedono di non votare, impedendo così al Partito Democratico e ai suoi politici di andare al governo.