Joe Biden è intervenuto in videoconferenza e ha attaccato Donald Trump: secondo l’attuale presidente degli Stati Uniti, durante l’assalto dei suoi manifestanti il tycoon non ebbe il coraggio di agire per fermare la rivolta, dove fu la polizia a salvare la situazione. Durante il suo intervento Biden ha parlato del problema delle armi, piaga che sta sempre più dilagando negli Stati Uniti.

Biden contro Trump: “Per tre ore rimase a guardare l’assalto a Capitol Hill”

Il 6 gennaio 2021 gli Stati Uniti hanno assistito a una vera e propria rivolta tenutasi a Capitol Hill, dove i sostenitori di Donald Trump – il presidente uscente – volevano fermare l’elezioni di Joe Biden. Un grave attacco alla democrazia con Biden che, a distanza di più di un anno, torna a parlare dell’accaduto attaccando il suo predecessore:

“Abbiamo visto ciò che è successo: la polizia del Campidoglio, la polizia metropolitana di Washington Dc e altri organismi incaricati di far rispettare la legge furono attaccati e aggrediti sotto i nostri occhi. Con lance. Calpestati, brutalizzati, aggrediti con spray. Sono state perse delle vite. Per tre ore, l’ex presidente degli Stati Uniti, rimase a guardare ciò che stava accadendo restando nel comfort della dining room privata accanto all’Ufficio Ovale. Mentre faceva questo, valorosi ufficiali di polizia affrontavano per tre ore un inferno medievale, intrisi di sangue, nel mezzo di una carneficina. Di fronte a una folla impazzita che credeva alle bugie del presidente sconfitto, la polizia quel giorno fu eroica. A Donald Trump mancò il coraggio di agire, le donne e gli uomini coraggiosi in uniforme in tutta la nazione non dovrebbero mai dimenticarlo. Non si può essere a favore dell’insurrezione e a favore della polizia. Non si può essere per l’insurrezione e per gli Stati Uniti d’America”

La questione armi e l’incontro con Xi Jinping

Intervenuto in videoconferenza, il presidente Biden non ha solo attaccato Donald Trump, ma ha parlato anche della questione armi, scagliandosi contro i governatori repubblicani della Florida che si oppongono alle leggi per regolamentarne il controllo, legge sostenuta dalle forze dell’ordine:

“Per me è semplice. Se non puoi appoggiare il divieto di circolazione di armi da guerra nelle strade degli Stati Uniti, non stai dalla parte della polizia. Sentite molti politici dire quanto vi amino, quanto tengano a voi, come farebbero qualsiasi cosa per voi. Nello Stato in cui vivete, il governatore Ron DeSantis, il senatore Marco Rubio, il senatore Rick Scott, si oppongono tutti al divieto sulle armi d’assalto: io possiedo due fucili ma questo diritto non è un diritto assoluto”

In settimana il presidente USA dovrebbe parlare – telefonicamente vista la sua positività al Covid – con il presidente cinese Xi Jinping: incontro fondamentale per cercare di allentare la tensione tra i due Paesi, che potrebbe crescere ulteriormente nel caso in cui Nancy Pelosi dovesse far visita a Taiwan, nazione da sempre sotto le mire di conquista cinesi.

Biden e la recessione

Infine il Presidente degli Stati Uniti ha parlato del rischio recessione, e nonostante i dati non certo positivi si è così espresso.

“Non saremo in recessione, secondo me. Il tasso di occupazione è ancora il più basso che abbiamo avuto nella storia, è intorno al 3,6%”, ha detto il presidente alla stampa dopo un incontro di lavoro con funzionari del suo governo. La mia speranza è che passiamo da una crescita rapida a una crescita costante, ma non credo, e Dio non voglia, che assisteremo a una recessione”.