La politica italiana è immersa nelle elezioni del prossimo 25 settembre, con i partiti che cercano un’alleanza oppure di limare i dettagli con gli alleati che già hanno: è il caso di Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni che avverte Berlusconi e Salvini sul fatto che – senza un’intesa sul premier – la loro alleanza è inutile. Mara Carfagna è vicina all’addio da Forza Italia, mentre Mastella consiglia al PD di non porre veti ma di puntare su un’ampia intesa.
Elezioni, Salvini risponde a Meloni: “Chi ha voto in più sceglie premier”
Intervenuto ieri sera ai microfoni del Tg5, Giorgia Meloni avverte i suoi alleati per le prossime elezioni Matteo Salvini e Silvio Berlusconi. Per la leader di Fratelli d’Italia è importante trovare un accordo sul candidato premier:
“Se non dovessimo riuscire a metterci d’accordo, non avrebbe senso andare al governo insieme. Confido che si vorranno confermare, anche per ragioni di tempo, regole che nel centrodestra hanno sempre funzionato, che noi abbiamo sempre rispettato e che non si capisce per quale ragione dovrebbero cambiare oggi”
Cerca di smorzare la tensione Matteo Salvini:
“Lasciamo a sinistra litigi e divisioni: per quanto ci riguarda, siamo pronti a ragionare con gli alleati sul programma di governo partendo da tasse, lavoro, immigrazione e ambiente. Chi avrà un voto in più, avrà l’onore e l’onere di indicare il premier”
Da Forza Italia Berlusconi lascia intendere che la questione premiership non lo appassiona, ma vuole trovare un’intesa sul programma elettorale. Parole confermate anche da Antonio Tajani, vicepresidente di FI:
“Insistere su questo dibattito comporta un rischio: si rischia di oscurare i programmi e fare il gioco della sinistra che ci vuole divisi. Più che la leadership l’importante è avere una classe dirigente seria con esperienza in grado di governare il Paese. Serve una squadra, non un uomo o una donna sola al comando. Meloni si lamenta degli attacchi dei media? È successo in passato con Berlusconi. Si reagisce mostrando serietà e e dimostrando di essere diversi da come si viene dipinti”
Mara Carfagna verso l’addio a Forza Italia: “Significa prendere atto di scelta irresponsabile”
Con la Meloni che cerca di limare gli accordi d’intesa con i suoi alleati in vista delle elezioni, Mara Carfagna prepara il suo addio a Forza Italia. Alla base della sua decisione la scelta del partito di far cadere il governo di Mario Draghi, come spiega:
“Tirerò le somme a breve. La riflessione che sto facendo parte da due dati di fatto: gli applausi di Putin alla crisi e le centinaia di messaggi di sindaci e imprenditori che da giorni mi dicono ‘ma siete impazziti? Per quattro anni, mi sono battuta all’interno per difendere la sua collocazione europeista, occidentale e liberale, dall’abbraccio del sovranismo. Una parte considerevole di Forza Italia la pensava allo stesso modo. Siamo stati sconfitti, più volte, l’ultima in modo bruciante: neppure consultati sulla crisi del governo di salvezza nazionale che noi stessi avevamo voluto. Ora mi chiedo: ha un senso proseguire una battaglia interna? O bisogna prendere atto di una scelta di irresponsabilità e instabilità, fatta isolando chi era contrario, e decidere cosa fare di conseguenza? Lo strappo del 20 luglio scorso è così determinante, segna con forza un ‘prima’ e un ‘dopo’, uno spartiacque. Dal 20 luglio il Rubicone è stato varcato”
Nel centrodestra le idee sono abbastanza chiare, mentre nel centrosinistra il PD è ancora alle ricerca di alleati. Per Clemente Mastella, sindaco di Benvento, Enrico Letta non deve porre veti e puntare a un larga intesa, senza coinvolgere i 5s:
“Il centrosinistra può vincere a patto di non porre veti ma nello stesso tempo fissare un perimetro: l’unica formula è quella di una coalizione larga ma senza Cinquestelle, come in Campania e in Puglia. E soprattutto niente ossessioni: rendono Meloni una martire. Il Pd non pensi di fare le liste dividendo i posti tra le correnti o ha già perso. Coinvolga i sindaci. Enrico Letta tiri fuori il carattere o molto presto sarà un altro ex segretario del Pd”