Diventare il numero uno nel tennis, questo è il chiodo fisso -ma nemmeno tropp- del campione alto atesino Jannik Sinner: “Il mio unico obiettivo è quello di esprimere il 100% di me stesso. Poi vediamo quale sarà il numero in classifica“.
In una lunga intervista a Repubblica il campione azzurro si è raccontato.
Jannik Sinner: le impressioni su match contro Djokovic
“Ho rivisto subito gli highlights della partita. Voglio imparare immediatamente dopo le sconfitte. Da Wimbledon mi porto tante cose positive: ho fatto esperienza sull’erba e contro Nole al Centrale. Potevo fare meglio alcune cose…Spingere un po’ di più nel terzo e nel quarto set, a scapito di più errori. Far sentire a Djokovic il mio ritmo. Nel quinto set era tardi e dall’altra parte c’era un mostro. Forse avrei potuto un po’ di più nel terzo e quarto set, a scapito di più errori. Far sentire a Djokovic il mio ritmo. Ma allora lui ha iniziato a giocare bene. Nel quinto set, era tardi: dall’altra parte c’era un mostro”.
E avrebbe potuto vincere la finale?
“Ci sono tante incognite, difficile dirlo. Certo, stavo giocando bene… Probabilmente avrei avuto una chance. Comunque a tutti i tornei partecipo per vincere: è la mia mentalità”.
Sinner, il percorso nel tennis, la scelta Vignozzi e Cahill
Jannik è tornato sulla consapevolezza del percorso che sta svolgendo con Vignozzi e Cahill:
“Sto lavorando tanto sul servizio. Devo variare di più la palla. Andare più spesso a rete, essere ancora più aggressivo. Poi magari perdi la partita perchè sbagli una volée del cavolo. Ma ora questa è la filosofia: vedremo se pagherà“