Nuovo Reddito di Solidarietà 2023 fino a 650 euro a famiglia è questa l’ipotesi di introdurre un nuovo sostegno ai cittadini indigenti. Un assegno erogato per 12 mesi a tutti coloro che possiedono un ISEE inferiore a 15.000 euro. Ecco tutto quello che c’è da sapere sul Reddito di Solidarietà 2023 proposto da FdI.

Nel caos della crisi di Governo e soprattutto nel momento in cui si cerca una nuova maggioranza che possa sostenere un nuovo Governo, torna alla ribalta la proposta avanzata un po’ di tempo fa dalla leader di Fratelli D’Italia, Giorgia Meloni. Anziché il reddito di cittadinanza, sarebbe opportuno introdurre il nuovo Reddito di Solidarietà 2023, un assegno fino a 650 euro a famiglia che hanno un ISEE basso.

Il progetto è già ben delineato e consiste in un assegno da 400 euro minimi, ai quali si aggiungerebbero ulteriori 250 euro per le famiglie con figli o con disabili a carico. 

Se l’ipotesi di Giorgia Meloni e dei Fratelli d’Italia andasse in porto il nuovo Reddito di Solidarietà 2023 spetterebbe a chi soddisfa questi i requisiti.

Reddito di Solidarietà 2023: come funziona

Ancora prima di conoscere i risultati delle urne, le forze politiche iniziano a presentare i programmi e i margini di azione per i prossimi mesi, come ha fatto Giorgia Meloni che ha delineato alcune nuove proposte, avanzando anche alcuni emendamenti alla Legge di Bilancio.

Grazie al Reddito di Solidarietà 2023, le famiglie che si trovano in difficoltà economica, che sono prive di reddito da lavoro, al cui interno si trovano persone over 60, figli minorenni o disabili a carico potrebbero ricevere un assegno fino a 650 euro solo con ISEE basso.

In sostanza, l’assegno di solidarietà o Reddito di Solidarietà potrebbe concretizzarsi nel 2023, in sostituzione al sussidio di cittadinanza istituito dal Movimento 5 Stelle, i fondi per finanziare la nuova misura, infatti, potrebbero essere gli stessi previsti per il finanziamento del reddito di cittadinanza fino al 2029.

Il nuovo Reddito di Solidarietà si baserebbe sulla dichiarazione ISEE che deve essere inferiore ai 15.000 euro e consegnerebbe fino a 650 euro a famiglia. Ma non tutti, in realtà, potranno ottenere il beneficio.

Le linee guida della nuova proposta di Fratelli d’Italia parlano di un nuovo sostegno per le famiglie che si trovano in difficoltà economica e in condizioni di disagio sociale.

Possono ottenere il beneficio, quindi, i nuclei familiari al cui interno di trovano persone con un’età superiore a 60 anni, nuclei familiari con figli minorenni a carico, oppure famiglie che accolgono un disabile al loro interno.

Esistono poi degli specifici limiti reddituali, ISEE, patrimoniali e sociali da soddisfare per poter ottenere l’ipotetico Reddito di Solidarietà 2023.

Anche se al momento possiamo parlare solo di ipotesi e di piani non concreti, siamo già in grado di definire abbastanza chiaramente quali potrebbero essere i beneficiari del nuovo sussidio promosso da Giorgia Meloni.

Per poter ottenere il Reddito di Solidarietà 2023, un assegno fino a 650 euro a famiglia, quindi, occorre soddisfare i seguenti requisiti patrimoniali:

  • non possedere alcun altro reddito familiare;
  • possedere un patrimonio mobiliare massimo di 10.000 euro;
  • essere titolari di un solo immobile (non di lusso);
  • aver dichiarato un ISEE corrente inferiore a 15.000 euro.

È poi necessario possedere la residenza in Italia da almeno 10 anni per poter ottenere il nuovo contributo economico promosso da FdI.

Le previsioni parlano di un assegno di base da 400 euro per ogni nucleo familiare, al quale si possono poi aggiungere fino a 250 euro per ogni ulteriore componente over 60, minorenne o disabile a carico della famiglia stessa.

Il beneficio dovrebbe essere erogato per un periodo massimo di 12 mesi esclusivamente ai cittadini italiani o europei, oppure a coloro che possiedono al residenza in Italia da almeno 10 anni.

Reddito di Solidarietà 2023: quando arriva

Per il momento non ci sono novità in arrivo, ma a decidere le sorti del possibile nuovo Reddito di Solidarietà 2023 saranno le urne del 25 Settembre.

Se dovesse prevalere una maggioranza al cui interno troverà spazio anche Fratelli d’Italia, la proposta potrebbe concretizzarsi dal prossimo anno. In caso contrario, rimarrebbe un’idea sulla carta.

Tutto ciò però, è importante per comprendere che, come prevede anche la nostra Costituzione, se dovesse essere cancellato l’attuale sussidio grillino, dovrebbe essere comunque introdotto un nuovo sostegno per gli indigenti. Se approvato, potrebbe trattarsi del nuovo Reddito di Solidarietà 2023.