Massimo Stano ha vinto l’oro nella marcia 35 km regalando un importantissimo successo all’atletica italiana.

L’azzurro si è lasciato andare in una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport.

La tattica e le parole di Coach Parcesepe

“Per vincere l’oro si doveva fare così, diversamente sarebbe forse arrivata una medaglia, ma non la più pregiata. E io ora punto so- lo al bottino pieno. Confermo: la 35 è una 20 allungata, la 50 è proprio un’altra cosa. È stata una gara molto veloce, con un passaggio già al 20° km di assoluta qualità. Sapeva come stavo, mi capisce al volo, gli basta una mia espressione. Mi ha gestito da bordo strada: negli ultimi 7-8 km, in accordo con lui, mi sono messo avanti per far capire agli altri che avrebbero lottato per il se- condo posto. Come ai Giochi. Forse non mi aspettavo Pintado e il messicano Doctor avanti così a lungo. Però così è stata una gara dura e divertente. E io, nella fatica, mi esalto”.

La dedica di Stano dopo l’oro e le parole della moglie

“La vittoria? La dedico a mia moglie Fatima e a nostra figlia Sophie. E poi ad Antonella Palmisano, compagna di allena- menti, a sua volta oro olimpico, assente per infortunio. Per una ventina di minuti… «Gli altri avranno paura di te»: mi ha gasato e ha dato ancor più consapevolezza”.

Le parole sull’essere l’unico azzurro a confermarsi

“Rispetto ad altri ho avuto meno impegni extra sportivi. E meno pressioni. L’atletica poi, pur- troppo, è fatta anche di infortu- ni, non è matematica. Sono stato più fortunato”.

Lo stop legato al Covid

“Non l’ho ufficializzato per non crearmi alibi in caso di insuccesso e per rispetto di chi, per la pandemia, ha davvero sofferto. Sono stato asintomatico e chiuso in casa per una settimana. Poi, qui, ho preso degli antibiotici per il mal di gola. Ma alla fine la condizione era quella giusta”.