In Tunisia sono aperti i seggi per il referendum costituzionale indetto dal capo di Stato Kais Saied: nove milioni di tunisini sono chiamati alle urne per approvare la nuova costituzione scritta dallo stesso Saied, un testo che ha ricevuto molte critiche dalle opposizioni visto che accrescerebbe ulteriormente il potere esecutivo del presidente. Il referendum non ha bisogno di raggiungere un quorum per essere valido, servirà solo la maggioranza del “sì”.
Tunisia, come si è arrivati al referendum costituzionale
Precisamente un anno fa la Tunisia stava vivendo una delle peggiori crisi politiche degli ultimi 10 anni, con il presidente Kais Saied che rimosse il primo ministro e bloccò i lavori del parlamento, iniziando così a governare da solo: oggi vuole mettere nero su bianco il suo potere esecutivo e, per farlo, ha indetto un referendum costituzionale.
Il testo della nuova Costituzione tunisina – redatta da un gruppo di esperti nominati personalmente da Saied – dà enormi poteri alla carica del presidente a discapito di quelli del governo, parlamento e magistratura. Il rischio di astensione per le elezioni di oggi è molto alto, ma è altrettanto scontato che il referendum passi: per essere valido, infatti, non è necessario raggiungere un quorum ma passerà se il “sì” avrà la maggioranza
Con l’approvazione della nuova Carta costituzionale cresce il rischio che la Tunisia si trasformi sempre di più in un paese autoritario, cancellando i progressi democratici cominciati con le Primavere arabe, le proteste popolari del 2011 che portarono alla destituzione dell’allora presidente Zine El Abidine Ben Ali, che governava da oltre 20 anni. Con questa nuova Costituzione Saied avrà l’autorità di proporre le leggi, eleggere il governo senza richiedere il voto di fiducia in parlamento e nominare i giudici, scavalcando l’autorità organi giudiziari sancita dall’attuale Costituzione.
L’opposizione pronta a boicottare il voto
I partiti dell’opposizione boicotteranno il voto del referendum, visto che secondo loro la nuova Costituzione accentri troppi poteri attorno alla figura del presidente della Tunisia: nelle giornate di venerdì e sabato a Tunisi centinaia di persone hanno manifestato contro il referendum, sostenendo che il nuovo testo non rispetti le attuali istituzioni e che Saied stia cercando di creare un paese sempre più autoritario. La sensazione però è che il nuovo testo venga approvato, soprattutto perché per essere valido non deve raggiungere un quorum. le persone che voteranno “sì” alla nuova Costituzione saranno sia i sostenitori del presidente tunisino che quelle deluse dai governi degli ultimi dieci anni, accusati di non aver fatto abbastanza per risolvere le crisi economiche e sociali del paese.
Leggi anche: