Incendio Grosseto. Nella notte sono ripartiti diversi focolai del vasto incendio a Cinigiano, il comune in provincia di Grosseto che ieri sera è stato evacuato perché circondato dalle fiamme da cui si sprigionava un denso fumo. Da questa mattina sono nuova nuovamente in azione canadair ed elicotteri e nella zona, ai piedi del monte Amiata, si segnalano disagi per l’interruzione delle linee telefoniche e della rete dati. All’ospedale di Castel del Piano non è possibile eseguire esami radiologici, fare i prelievi e non si può usare internet. Stessa cosa anche per il call center di Arcidosso che risulta isolato e quindi il Cup (Centro Unico Prenotazione) non è raggiungibile. I tempi di ripristino, spiega la Asl, non sono al momento valutabili in quanto legati alle operazioni di contenimento dell’incendio.
Incendio Grosseto
All’ospedale di Castel del Piano non è possibile eseguire esami radiologici, fare i prelievi e non si può usare internet. Stessa cosa anche per il call center di Arcidosso che risulta isolato e quindi il Cup (Centro Unico Prenotazione) non è raggiungibile. I tempi di ripristino, spiega la Asl, non sono al momento valutabili in quanto legati alle operazioni di contenimento dell’incendio
Incendi, Coldiretti: Italia in fiamme con +170 roghi nel 2022
Italia in fiamme con +170% incendi nel 2022 rispetto alla media spinti da un mese di luglio bollente e siccitoso che ha favorito la corsa del fuoco lungo boschi e campagne di tutta la penisola con danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo. E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti su dati Effis in riferimento agli incendi dalla Maremma toscana al Carso friulano, dal Lazio alla Puglia, dalla Basilicata alla Sicilia fino alla pineta Ramazzotti di Ravenna in Emilia Romagna, favoriti dalle alte temperature oltre i 40 gradi, dalla siccità in un anno con precipitazioni praticamente dimezzate e dalla mano criminale dell’uomo. Ci vorranno almeno 15 anni per ripristinare completamente le zone verdi distrutte dalle fiamme con danni oltre diecimila euro all’ettaro fra spese immediate per lo spegnimento e la bonifica e quelle a lungo termine sulla ricostituzione dei sistemi ambientali ed economici delle aree devastate. Se certamente il divampare delle fiamme è favorito dal clima anomalo con il 2022 che si classifica fino ad ora come l’anno più caldo di sempre con una temperatura addirittura superiore di 0,76 gradi rispetto alla media storica, a preoccupare è la disattenzione e l’azione dei piromani con il 60% degli incendi che si stima sia causato volontariamente.
Incendi, Coldiretti: “Importante l’azione di prevenzione”
Le alte temperature e l’assenza di precipitazioni hanno inaridito i terreni – evidenzia Coldiretti – favorendo l’innesco degli incendi nelle campagne e nei boschi spesso abbandonati a causa della chiusura delle aziende agricole che non possano più svolgere una funzione di controllo e monitoraggio per intervenire tempestivamente. Per difendere il bosco italiano occorre creare le condizioni economiche e sociali affinché si contrasti l’allontanamento dalle campagne e si valorizzino quelle funzioni di vigilanza, manutenzione e gestione del territorio svolte dagli imprenditori agricoli, anche nei confronti delle azioni criminali. E’ dunque importante l’azione di prevenzione e di attenzione da parte di tutti. La prima regola contro gli incendi è quella di evitare di accendere fuochi non solo nelle aree boscate, ma anche in quelle coltivate o nelle vicinanze di esse, mentre nelle aree attrezzate, dove è consentito, occorre controllare costantemente la fiamma e verificare prima di andare via non solo che il fuoco sia spento, ma anche che le braci siano completamente fredde. Soprattutto nelle campagne non gettare mai mozziconi o fiammiferi accesi dall’automobile e nel momento in cui si è scelto il posto dove fermarsi verificare che la marmitta della vettura non sia a contatto con erba secca che potrebbe incendiarsi.
Comportamenti virtuosi, non abbandonare i rifiuti
Inoltre – continua la Coldiretti – non abbandonare mai rifiuti o immondizie nelle zone boscate o in loro prossimità e in particolare, evitare la dispersione nell’ambiente di contenitori sotto pressione (bombolette di gas, deodoranti, vernici, ecc.) che con le elevate temperature potrebbero esplodere o incendiarsi facilmente. Nel caso in cui venga avvistato un incendio non prendere iniziative autonome, ma occorre mantenersi sempre a favore di vento evitando di farsi accerchiare dalle fiamme per informare tempestivamente le autorità responsabili con i numeri di emergenza disponibili. Dal momento che un elevato numero degli incendi è opera di piromani o di criminali interessati alla distruzione dei boschi, occorre collaborare con le autorità responsabili per fermare comportamenti sospetti o dolosi favoriti dallo stato di abbandono dei boschi nazionali.