“Non sono Letta, abbiamo storie diverse ma molto compatibili. Conosco le qualità di Letta ma ci dobbiamo dire le cose: il minestrone contro la Meloni non ferma la Meloni“. Così il leader di Azione Carlo Calenda risponde attraverso i microfoni di ‘In onda’ su La7 alla proposta di una “lista aperta ed espansiva del Democratici progressisti” lanciata da Letta

Vorrei dire a Letta – spiega Calenda – che apprezzo il fatto che finalmente abbia detto no ai 5 stelle. Noi siamo pronti a discutere, ma con chiarezza sul gas e i rigassificatori o sui rifiuti e i termovalorizzatori. Altrimenti tradiamo l’idea dell’agenda Draghi“. Un Calenda pungente e pieno di idee, anche se a volte non nasconde la sua ambizione che è evidente quando parla e spiega quello che vuole fare per fermare il centrodestra.

Elezioni. Calenda dà la scossa

“Letta dice o noi o la Meloni, gli ultimi 30 anni di politica in Italia sono stati così, tutti insieme contro qualcuno. Io propongo mettiamo insieme qualcuno per fare qualcosa”, ha aggiunto il leader di Azione.

“Domani insieme a Più Europa di Emma Bonino noi presentiamo le linee guida di un “patto repubblicano”. Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, a In Onda su La7. “Siamo atlantisti er dare più potere all’Ue rafforzando i rapporti con gli Usa. Siamo per rispettare gli accordi sulle spese Nato, a favorire la resistenza ucraina con il materiale bellico. Sono tutte cose sui cui penso il Pd ci stia perché le ha votate”.

Per Calenda il dialogo non è solo con “il Pd. Per esempio anche con persone che spero di poter accogliere in Azione, la Gelmini e la Carfagna, che hanno avuto il coraggio di dire a Berlusconi che ha passato il limite“, ha spiegato.