È un Charles Leclerc durissimo quello che si presenta ai microfoni al termine del GP di Francia che l’ha visto protagonista di un brutto errore nella prima parte di gara. Il pilota Ferrari ha infatti perso la vettura in uscita dalla curva quando era davanti a tutti e preparava il giro per rientrare ai box, nel tentativo di restare davanti ad un impeccabile Max Verstappen.
A peggiorare poi le cose ci ha pensato un ultimo problemino tecnico che ha impedito alla sua Ferrari di inserire la retromarcia, costringendo definitivamente Leclerc al ritiro. Nonostante questo, il pilota monegasco non ha cercato scuse per difendere il proprio errore mostrandosi pienamente dispiaciuto:
Problema di affidabilità? No, non c’entra niente. C’è stato un problema quando avevo già toccato il muro e la retromarcia non funzionava, quindi non potevo togliermi dal muro e andare indietro. La macchina non sembrava così tanto danneggiata, a parte l’ala davanti. Anche se era un grosso choc, ma non so cosa sia successo. Quello onestamente è un dettaglio e per quanto mi riguarda non vorrei neanche spostare l’attenzione su quello. Io non posso fare questi errori. Da inizio anno sono a un livello molto alto, forse uno dei più alti della mia carriera, però se faccio questi errori non serve a niente essere ad alto livello. È una cosa inaccettabile.
GP Francia, Charles Leclerc sul futuro del mondiale
Naturalmente, l’errore di Charles pesa tanto anche in ottica mondiale ed il monegasco lo sa bene. Max Verstappen è infatti ora distante oltre due gare di vantaggio e vista la grande costanza dell’olandese sarà difficile togliergli lo scettro quest’anno. Proprio su questo tema Leclerc si è lasciato andare ad una considerazione ai limiti tra il realismo ed il pessimismo:
Se a fine anno perdiamo il campionato di 32 punti, quelli che ho perso tra Imola e Le Castellet, saprò da dove arriva questo svantaggio. Vuol dire che arriva da me. Vediamo a fine anno, faremo i conti. Ma non posso fare queste cose. Spingevo per la sosta? Sì certamente, però spingiamo tutti, non voglio che diventi una scusa. Urlo nel team radio? Non ero consapevole di avere la radio accesa. Avrei preferito tenerlo per me, però è la vita.
Insomma, tanta amarezza ma per Ferrari è già tempo di voltare pagina e pensare al prossimo GP in Ungheria.