E’ di poche ore fa la notizia delle condizioni disperate di un adolescente statunitense colpito da meningocefalite amebica primaria fulminante. Ovvero ha contratto un’infezione da quella che comunemente viene chiamata ameba mangia cervello, la cui evoluzione clinica, per il 75% dei casi, ha esiti infausti.
Capiamo dunque cos’è l’ameba mangia cervello.
Ameba mangia cervello: cos’è e quali sono i sintomi
L’adolescente di Port Charlotte in Florida a inizio luglio ha iniziato a lamentare sintomi particolari: forti mal di testa, allucinazioni improvvise, ma anche nausea e torcicollo.
A quanto sembra, come per un precedente caso manifestatosi sempre negli Stati Uniti, l’ameba potrebbe essere entrata nel corpo del ragazzo attraverso il naso dopo una nuotata in acque dolci.
Naegleria fowleri: questo il nome scientifico
L’ameba mangia cervello cos’è dunque? Si tratta appunto della Naegleria fowleri, un amebo-flagellato che vive in acque dolci, di dimensioni minuscole (30-32 micron) dotato di bocche che si formano sul corpo cellulare e che sono in grado di fagocitare ciò di cui si nutre, capace di sopportare temperature fino a 42 gradi centigradi.
Da sottolineare che si contrae questa infezione dopo un’esposizione prolungata all’acqua contaminata. La Naegleria fowleri colpisce il sistema nervoso centrale. Il tipo di sintomi che presenta è molto simile ad altre infezioni ed è per questo che risulta letale: perché non immediatamente riconoscibile. La Naegleria è comunque sensibile, fra gli altri, al farmaco antimicotico amfotericina B, che è in grado di debellarla.