Ieri 4 missili russi hanno colpito il porto di Odessa. Ecco le dichiarazioni dei capi di Stato e non, ma anche dove si trova questa città e perché è un punto nevralgico per la situazione dell'Ucraina e mondiale.
Odessa è la quarta città più popolosa dell'Ucraina, dopo Kiev, Charkiv e Dnipro, con il suo milione di abitanti circa.
E' situata nell'Ucraina meridionale sulle sponde del Mar Nero e, per questo motivo, oltre ad essere un grande centro termale ed una meta turistica molto ambita fino a qualche tempo fa, è anche il principale porto del Paese.
Questa città è famosa soprattutto per il massacro avvenuto durante la Seconda Guerra Mondiale, nel quale la Romania ha occupato il suo territorio.
Il conflitto finì solamente quando le truppe zariste dell'Armata Rossa liberarono la città, con un conto dei morti che fu allucinante.
Al termine della guerra, la città fu ricostruita e crebbe sotto il controllo russo fino a diventare un centro nevralgico per l'esportazione dei merci in tutte l'Europa e non solo.
Nel 1991 divenne parte dell'Ucraina, anche se ancora ad oggi sono presenti all'interno del suo territorio molti cittadini filorussi che nel 2014 hanno scatenato una forte protesta contro il nuovo governo filoamericano, il quale ha assunto il potere con la forza ai danni di quello eletto.
Ovviamente, la situazione è molto più complessa e, ad oggi, noi tutti ne stiamo pagando le conseguenze, ma soprattutto i Paesi coinvolti nel conflitto.
Perciò, questa è la duplice faccia di Odessa: da una parte è il teatro dove avviene lo scontro tra la Russia e l'Ucraina, mentre dall'altro è il modo che ha l'Ucraina per rifiorire, aprendo i collegamenti e le esportazioni verso l'estero grazie all'apertura del porto, ora rinviata.
L'attacco da parte dei russi è avvenuto ieri, solamente due giorni dopo la firma dell'accordo che consentiva la ripresa delle esportazioni del grano dall'Ucraina verso l'estero, come hanno fatto sapere diverse fonti ucraine.
Il grano era bloccato da mesi all'interno del porto e le navi stavano per partire alla volta degli Stati che avevano fatto richiesta di acquisto della merce, quando 4 missili hanno colpito il porto.
L'Ucraina, i capi degli Stati che gli sono vicini e le organizzazioni mondiali occidentali si sono subito schierati in difesa del fronte ucraino. Ecco le loro parole.
Volodymyr Zelensky (presidente ucraino) su Telegram:
Oleg Nikolenko (portavoce del ministro degli esteri Kuleba) su Facebook:
Oleksiy Goncharenko (deputato ucraino) su Twitter:
Antonio Guterres (segretario generale dell'ONU):
Josep Borrell (alto rappresentante UE per la politica estera) su Twitter:
"L'Unione Europea condanna fermamente l'attacco missilistico russo al porto di Odessa. Colpire un obiettivo cruciale per l'esportazione di grano il giorno dopo la firma degli accordi di Istanbul è particolarmente riprovevole e dimostra ancora una volta il totale disprezzo della Russia per il diritto e gli impegni internazionali"
Paolo Gentiloni (commissario europeo all'economia) su Twitter:
Bridget Brink (ambasciatrice degli Stati Uniti in Ucraina):
Hulusi Akar (ministro della difesa turco):
Recep Tayyip Erdogan (presidente turco):