Quando pagano assegno unico: ecco il calendario e le scadenze per il 2022, in base al mese in cui è stata presentata la domanda.
L’assegno unico è un incentivo economico che è stato introdotto dal Governo Draghi, con lo scopo di sostituire e di racchiudere le varie agevolazioni che erano previste fino a quel momento per le famiglie con dei figli a carico.
Si tratta di un assegno che viene erogato con cadenza mensile dallo Stato alle famiglie beneficiarie che ne presentano opportunamente richiesta all’Inps.
In particolare, questo bonus viene pagato a tutti quei nuclei famigliari che hanno a proprio carico almeno un bambino, a partire dal settimo mese di gravidanza della madre fino ad arrivare al 21esimo anno di età del figlio.
Sull’importo che viene versato alla famiglia richiedente incidono, dunque, il numero dei figli che si hanno a carico, la loro età ed il reddito Isee che si possiede.
Quando pagano l’Assegno Unico
L’Assegno Unico è stato introdotto come sussidio per le famiglie italiane che hanno figli a carico dal Governo Draghi e viene accreditato dal mese di marzo dell’anno in corso.
Chi ha presentato la domanda all’Inps entro il 30 giugno 2022, avrà diritto a percepire gli arretrati a partire dal 1° marzo scorso; mentre, chi presenta la richiesta a partire dal 1° luglio 2022, riceverà solamente l’importo spettante a partire dal mese successivo rispetto a quello in cui ha presentato la domanda all’ente previdenziale.
Dunque, i cittadini che non hanno ancora presentato la richiesta per l’ottenimento dell’assegno unico, potranno farlo, ma, a differenza di coloro che hanno presentato la domanda entro il 30 giugno 2022, non avranno diritto di ottenere nessun arretrato.
Assegno Unico 2022: come viene pagato
A differenza di altre tipologie di incentivo economico, l’assegno unico non viene accreditato in maniera diretta all’interno della busta paga oppure del cedolino della pensione.
Invece, questo bonus viene versato secondo la modalità di pagamento che il cittadino ha scelto al momento della presentazione della domanda all’Inps.
Ecco quali sono le modalità di pagamento con le quali si può ricevere l’assegno unico:
- versamento del denaro spettante all’interno del conto corrente;
- bonifico domiciliato presso lo sportello postale;
- versamento del denaro spettante all’interno del libretto postale;
- versamento del denaro spettante all’interno della carta prepagata con IBAN.
Gli importi
Gli importi che vengono versati alle famiglie italiane che richiedono l’assegno unico variano a seconda di diversi fattori, come il numero dei figli a carico, la loro età ed il reddito Isee che appartiene al nucleo famigliare.
In particolare, ecco quali sono gli importi che saranno erogati alle famiglie che non hanno il diritto a percepire anche gli arretrati:
- 175 euro per i figli minorenni e 85 euro per i figli maggiorenni, qualora il reddito Isee del nucleo famigliare sia inferiore a 15.000 euro;
- Difficile stabilire un importo preciso, dal momento che nel calcolo subentrano anche gli altri fattori, qualora il reddito Isee del nucleo famigliare sia compreso tra i 15.000 euro e i 40.000 euro;
- 50 euro per i figli minorenni e 25 euro per i figli maggiorenni (il minimo importo previsto), qualora il reddito Isee del nucleo famigliare sia superiore a 40.000 euro
A questi importi che vengono pagati nell’assegno unico vengono versate anche delle maggiorazioni in alcune specifiche situazioni, ovvero quando:
- una famiglia ha 3 o più figli a carico;
- all’interno del nucleo famigliare ci sono dei figli disabili in condizioni non autosufficienti, in condizioni gravi oppure in condizioni medie;
- una famiglia ha a carico dei figli disabili maggiorenni che hanno un’età anagrafica compresa tra i 18 e i 21 anni, inferiore nel caso l’età sia superiore di 21 anni;
- la mamma ha un’età anagrafica inferiore di 21 anni;
- nel nucleo famigliare entrambi i genitori lavorano.
Angelina Limone