Morto Brigantony all’età di 74 anni, il cantautore popolare siciliano più conosciuto al mondo.

Antonio Caponetto, in arte Brigantony, si trovava in gravi condizioni di salute nel reparto di rianimazione.

A darne la notizia è stata la figlia, Alessia, annunciando su Facebook:

“Cari fan brigantoniani, volevamo darvi solo belle notizie e rivederlo insieme a voi su un palco a farci sorridere tutti, ma il buon Dio ha fatto la sua volontà portandolo con sé. Stasera mio padre ci ha lasciati, ma solo fisicamente lasciando a tutti noi un vasto repertorio musicale indelebile, irripetibile e inimitabile. Lui diceva in una scenetta o canzone, adesso non ricordo bene, sicuramente voi la conoscete: ‘Brigantony cì né 1, tutto il resto è una volgare imitazione’. Riposa in pace papà. Grazie a tutti per il vostro caloroso affetto da parte mia e tutta la mia famiglia”.

Morto Brigantony: il peggioramento delle condizioni del cantante prima del triste epilogo

Malato da tempo, il noto cantautore è morto poche ore fa, dopo essere stato ricoverato in rianimazione per qualche giorno.

La situazione era apparsa subito molto grave, ma le speranze di una ripresa non si sono mai spente tra i suoi cari e tra i fan brigantoniani.

In un lungo post su Facebook, la figlia aveva già annunciato il peggioramento delle condizioni di salute del cantante, affermando:

“Carissimi fans, purtroppo non è il vostro caro Maestro che scrive, ma sua figlia! Avrei voluto mantenere la situazione di salute di mio padre privata ed in famiglia, ma purtroppo si sa, con i social ormai di privato non c’è più nulla… Non si rispetta più nemmeno il dolore delle persone! Prima che qualche maniaco della tastiera scriva una miriade di ca**ate, come ho già letto in queste ore, su ciò che sta succedendo, meglio lo spieghi io. Il Maestro da lunedì è ricoverato in rianimazione, purtroppo la situazione è molto grave… Già aveva problemi di salute, ma non c’entrano, o per lo meno c’entrano in parte con questa brutta situazione che si è creata. Al momento siamo in attesa di nuove e buone notizie… e spero che finisca in meglio e in breve tempo questa brutta cosa…Spero di darvi notizie migliori più avanti. Ringrazio infinitamente il calore di tutti i fans che stanno soffrendo per la situazione salutare di mio padre, per le tante persone che ogni giorno mi chiedono calorosamente di lui. Vi abbraccio tutti”.

I tanti fan che lo amavano per la sua musica e per la sua ironia, hanno tristemente appreso la notizia dai social, attraverso l’annuncio della figlia.

La carriera di Brigantony

Nato e cresciuto nel quartiere di Cibali, Brigantony emigra in Belgio a 28 anni, dove inizia a lavorare come muratore.

Con i suoi primi risparmi incide il suo primo disco ‘A bella vita’ in classico stile tarantella siciliana.

A partire da questo momento diventerà un artista internazionale, capace di raccontare la sua Catania con ironia, come ben pochi sono riusciti a fare.

Il maestro di brani popolari, se ne è andato lasciandoci un vastissimo repertorio musicale.

La sua musica spazia dalla tarantella siciliana al rock, dal boogie-woogie allo swing, dal rap al pop, fino ad abbracciare anche lo stile latino-americano, la dance anni Ottanta e Novanta e il blues.

Inizia, infatti, a farsi strada con la tarantella siciliana, ma ben presto incide anche brani più seri come “Carusidda Siciliana”, “Amuri Miu“, “Bedda” e “America“, aprendo la strada ad un repertorio di dischi che ha ottenuto un grande successo e che gli ha permesso di diventare uno dei cantautori più originali della musica italiani.

Tra gli album più famosi degli anni Ottanta, si ricordano “Vamos a pilus” del 1985, “A ciolla” del 1987, “Cò bullu” del 1988 e “U sucu do pollu” del 1989. Questi quattro album, infatti contengono brani che hanno fatto il giro del mondo.