“Era difficile immaginare adesso la caduta del governo Draghi, ma comunque stiamo parlando di un governo che strutturalmente non era più in grado di andare avanti”. Così esordisce sulla caduta del governo Draghi Lucio Malan, senatore di Fratelli d’Italia, in un’intervista rilasciata in esclusiva per Tag24 by Unicusano. Il tema, dominante in questi giorni, è legato alla crisi di governo e alle sfaccettature di esse, oltre ai risvolti futuri. Malan, oltre al tema introduttivo, ha anche spaziato l’analisi sul centrosinistra, la “diaspora” in Forza Italia e ha proiettato lo sguardo verso il 25 settembre, giorno in cui gli italiani saranno chiamati alle urne.
Onorevole, è stata una crisi di governo repentina o si aspettava uno scenario simile?
“Era difficile immaginare adesso la caduta del governo Draghi, ma comunque stiamo parlando di un governo che strutturalmente non era più in grado di andare avanti. Anzi, devo dire che è andato avanti anche più di quanto mi sarei immaginato, visto che era sostenuto da partiti tra di loro incompatibili”.
Malan, restiamo sulla caduta del governo Draghi. E’ caduto principalmente per l’incompatibilità tra i partiti?
“Anche, ma diciamo che è più corretto dire che è caduto per circostanze e coincidenze all’interno del Movimento Cinque Stelle. Tuttavia penso che i pentastellati siano andati avanti e anche oltre quello che volevano. L’obiettivo, dal mio punto di vista, era quello di riottenere consensi ma gradualmente si è arrivati a far cadere il governo Draghi. Insomma, un quadro difficile da sintetizzare ma che in questo trova una quadra”.
Si aspettava questa presa di posizione di Lega e Forza Italia?
“Dopo la presa di posizione da parte del Movimento Cinque Stelle c’era da aspettarsi un simile atteggiamento da parte di Lega e Forza Italia. A quel punto hanno chiesto una svolta che Draghi, dal loro punto di vista, non ha considerato. Insomma, c’è stata una vera e propria sinergia tra Lega, Forza Italia e Movimento Cinque Stelle per facilitare la caduta del governo Draghi”.
In tutto questo il Partito Democratico che ruolo ha giocato?
“Il Partito Democratico ha fatto di tutto per provocare Lega e Forza Italia sul tema ed è normale che poi non ci sia stato un allineamento tra poli di governo. Nell’ultimo periodo il Pd ha buttato dita negli occhi nel centrodestra con le tematiche di discussione come Ddl Zan, tema cannabis e eutanasia. Su queste tematiche continuavano a provocare il centrodestra e anche lì alla fine sono andati un po’ oltre quanto realmente volevano. Insomma, si può tranquillamente dire che anche in una crisi di governo partita dal Movimento Cinque Stelle anche il Partito Democratico ha giocato un ruolo dirimente e di responsabilità”.
Ora Fratelli d’Italia sente la responsabilità del voto del 25 settembre?
“Il voto sarà in primis importante per gli italiani e su questo sentiamo una forte responsabilità. L’attenzione e il sostegno di tanti italiani l’abbiamo riscontrata in questi giorni e noi cerchiamo di fare tutto quello che sarà possibile per arrivare preparati non solo al 25 settembre, ma anche dopo il giorno del voto. Noi faremo campagna elettorale con impegno e, se dovessimo essere il primo partito, governeremo con responsabilità”.