Bankitalia ha svolto un’indagine sui bilanci delle famiglie italiane, dalla quale emerge è aumentata la soglia dei nuclei familiari indebitati, interrompendo la flessione che si era registrata nel 2008: aumenta i divari della ricchezza, con la classe media che risulta essere la più colpita visto il calo del valore delle case. La ricchezza netta media, valutata a prezzi costanti, è aumentata dell’1,7% nel periodo dal 2016 al 2020.
Indagine Bankitalia, indice di disuguaglianze cresciuto di tre punti
L’indagine di Bankitalia prende in considerazione il periodo tra il 2016 e il 2020, nei mesi precedenti al Covid: dai dati raccolti si evince che la ricchezza netta media è aumentata dell’1,7%, soprattutto grazie alla componente finanziaria, alla crescita del risparmio e all’aumento del valore. Cresce l’indice di Gini (strumento per misurare le diseguaglianze) della ricchezza netta familiare, salito di 3 punti. Rimane invariata la quota di individui a basso reddito, mentre diminuisce la quota di quelli il cui reddito equivalente è inferiore al 60% di quello mediano.
Da questa indagine si nota come la quota delle famiglie italiane indebitate sia aumentata, dove però si vede una diminuzione di 4 punti del nucleo degli individui finanziariamente vulnerabili, coloro che hanno un reddito equivalente inferiore a quello mediano con una spesa annua per il servizio del debito superiore al 30% del loro reddito. Tra le famiglie più colpite ci sono quelle della classe media, colpita dal calo del valore della casa mentre notano un leggero miglioramento le famiglie più povere. L’82% del patrimonio lordo della maggior parte delle famiglie è costituito da immobili (-6,9% il loro valore fra 2016 e 2020), aziende o oggetti di valore, cresce anche il reddito annuo dei nuclei familiari, anche se resta lontano dai livelli pre 2006, prima delle recessioni che hanno colpito il nostro paese: il reddito medio familiare è stato trainato dal lavoro dipendente e dalle misure di sostegno introdotte nel triennio dal 2016 al 2019, alle quali vanno aggiunti le riforme straordinarie del 2020 durante la pandemia.
Cresce il reddito annuo familiare
Dai dati raccolti da Bankitalia per svolgere questa indagine si vede come anche il reddito annuo familiare – al netto di imposte e contributi sociali – sia cresciuto al 3% rispetto a quello del 2016: resta tuttavia molto inferiore rispetto al 12% del 2006, picco raggiunto prima della crisi finanziaria che ha colpito tutte le economie mondiali. Sono diminuiti, in misura contenuta, i redditi da capitale e quelli da lavoro autonomo: per i lavoratori autonomi il calo deriva dalla riduzione delle famiglie che li percepiscono, a fronte di una crescita sempre più regolare dei loro valori medi.
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