La Grotta Zinzulusa del Salento è tornata ad essere l’evento imperdibile della vacanza al mare. Già questa parte di terra della Puglia è ormai la preferita degli italiani e non solo ma, nello specifico, questa gita sembra diventata imprescindibile dopo i due anni difficili che ci hanno tenuto forzatamente a casa. Abbiamo tutti voglia di stare all’aria aperta e di divertirci. Ora che il sole è alto ma la calure eccessiva di luglio è scesa, diventa bellissimo poterlo fare col sale sulla pelle e il blu di questo posto meraviglioso negli occhi.
Grotta Zinzulusa del Salento: storia e origini
L’origine del nome della Grotta Zinzilusa deriva dal dialetto popolare salentino dove gli “zinzuli” sono gli stracci. La leggenda vuole che le numerose stalattiti e stalagmiti presenti al suo interno abbiano proprio le sembianze di stracci di un abito logoro. Secondo le fonti storiche:
“La grotta Zinzulusa è stata scoperta nel 1793 dal vescovo locale Antonio Francesco del Duca, ma è stata esplorata dopo gli anni Cinquanta per studiarne le origini e la conformazione.
Nata da un fenomeno carsico risalente al periodo preistorico, la grotta è caratteristica per via delle sue curiose forme create dall’erosione. Un esempio? I visitatori potranno ammirare sentinelle, cascate, un’aquila, un presepe. Bellissimi anche i dintorni, con coste dirupate, acque limpidissime e incantevoli insenature che sembrano scolpite a mano.
Un fenomeno che troviamo in molte sorgenti di acqua dolce che si mescolano con il mare e rendono l’acqua particolarmente fredda all’interno della grotta. Il colore è di un azzurro-verde intenso.”
La conformazione della Grotta Zinzilusa vanta una lunghezza di 160 metri ed è costituita da tre parti:
- la prima è la Conca, una caverna con base ellittica che si apre verso il tratto più lungo della Zinzulusa, detto Corridoio delle Meraviglie, dove appaiono formazioni stalattitiche e stalagmitiche che, per via della loro incredibile somiglianza con alcuni oggetti, prendono nomi curiosi come ad esempio Prosciutto, Pulpito o Spada di Damocle
- la seconda è la Cripta (conosciuta anche come Duomo), una caverna di dimensioni ridotte e ricca di colonne calcaree alta ben 25 metri e un tempo rifugio di centinaia di pipistrelli
- la terza è il Cocito, un piccolo bacino chiuso che si è così trasformato in un sistema ipogeo subacqueo
La leggenda della Grotta Zinzulusa del Salento
La tradizione popolare salentina narra così le origini di questo posto magico:
“Un tempo, vicino al luogo, viveva il Barone di Castro, signore delle terre attorno al paese, un personaggio crudele e malvagio, nonché ricchissimo, il quale per la sua cattiveria lasciò morire la moglie di dolore e faceva vestire la povera figlioletta solo di stracci. La sua avarizia e cupidigia erano tali che, nonostante la grande quantità di denaro della quale era fornito, egli preferiva accumulare beni piuttosto che spendere qualche soldo per vestire la figlia.
La bambina, mancando delle cure e dell’amore paterno e materno, cresceva cupa e triste. Un giorno però una fata buona si presentò al cospetto della bimba, e le donò un vestito stupendo, stracciando quello vecchio e logoro che indossava. Gli stracci (in dialetto zinzuli) volarono insieme al vento fino ad adagiarsi sulle pareti della grotta, dove si pietrificarono. Da quel momento, la grotta, appunto perché le sue estremità erano ornate da quegli stracci di vestiti, venne chiamata Zinzulusa.
Il Barone invece venne scagliato dalla fata nel profondo delle acqua sottostanti alla grotta, e laddove egli si adagiò, scaturirono dal fondo marino delle acque infernali, creando il laghetto chiamato Cocito; secondo la leggenda, i crostacei che assistettero a tale avvenimento rimasero accecati per sempre. Invece la bambina si sposò con un principe ricco e buono, e la sua vita cambiò per sempre.”
Come raggiungerla e informazioni base
Se volete visitare la Grotta Zinzilusa del Salento, la potete raggiungere sia via terra, direttamente dal centro di Castro, o via mare partendo con un’imbarcazione dal piccolo porticciolo di Castro Marina. Fate attenzione che, qualora sceglieste il primo caso, è necessario avere delle scarpe anti scivolo e una certa capacità nei movimenti.
Durante l’orario estivo la grotta fa un orario continuato tutti i giorni dalle 09:00 alle 18:30. Il biglietto ha un costo di 6 euro. Per informazioni: chiamare lo 0836 943812 o mail a [email protected]. Vi aspetta una gita in un posto da bandiera blu.