Mostarda, Francia alle prese con la penuria della salsa. Trovarla non è così scontato. Come riportato dai media locali, sugli scaffali di supermercati e drogherie il condimento più amato nel Paese – ogni persona ne consuma un chilo in media ogni anno – ha cominciato a scarseggiare da diversi mesi, il prezzo è aumentato di circa il 14 per cento in un anno e i distributori sono in alcuni casi obbligati a limitarne l’acquisto a uno o due vasi ciascuno. Secondo Luc Vandermaesen, presidente dell’Associazione mostarda di Borgogna, “ci vorrà ancora un po’ di tempo per tornare a rifornirsi pienamente. Le difficoltà dovrebbero durare fino al 2024”. La carenza di mostarda è legata a un insieme di due fattori. C’entra, innanzitutto, la crisi di approvvigionamento di semi di senape dal Canada. L’80 per cento delle 35.000 tonnellate annue utili alla produzione di mostarda della Francia vengono proprio da lì. Ma il Paese d’oltreoceano ha sofferto nell’estate del 2021 di una grave siccità che ha indebolito le colture e, inoltre, ha cominciato a puntare di più sul grano perché più remunerativo. Di conseguenza, la produzione canadese di semi di senape si è dimezzata dall’inizio del 2022, raggiungendo, secondo i numeri del ministero dell’Agricoltura, le 50.000 tonnellate. 

Mostarda, Francia alle prese con la penuria di questo condimento

L’altra causa è il blocco delle importazioni da Russia e Ucraina, paesi dai quali proviene un’altra parte dei semi di senape necessari, la cui consegna è fortemente disturbata dall’inizio del conflitto. La Francia è chiamata quindi, almeno in parte, a rilanciare la propria filiera, frenata finora anche dalla stringente legislazione nazionale in materia di insetticidi che rende più complicato sviluppare sementi resistenti al clima e agli insetti. La regione della Borgogna conta bene di approfittare dell’occasione.

“Il nostro obiettivo è triplicare le superfici dedicate alla coltura dei semi di senape fino a raggiungere i 10000 ettari, circa l’un per cento delle superfici coltivabili della regione”,

ha spiegato Fabrice Genin, presidente dell’Associazione dei produttori di semi di senape di Borgogna. Ma, almeno, per quest’anno, non basterà. L’anglo-olandese Unilever, primo produttore di mostarda in Francia, ha spiegato che “la totalità dei raccolti di semi di Borgogna, da sola, non è sufficiente per coprire l’intera produzione dell’azienda Amora-Maille”. Per adesso alcuni distributori riescono a riempire gli scaffali con marchi di paesi dell’est Europa, come la Polonia o la Repubblica Ceca.