Svolta sulla questione dell’esportazione del grano, con Russia e Ucraina che hanno trovato un accordo: saranno garantiti corridoi da Odessa e da altri due porti ucraini, mentre il prezzo della materia prima tornerà ai livelli di prima dello scoppio della guerra. Si attende l’ufficialità dopo che le parti in causa si sono incontrare da Istanbul, in Turchia.

Accordo tra Russia e Ucraina sul grano: i dettagli

Non c’è ancora l’ufficialità, ma da quanto trapela da Istanbul la Russia e l’Ucraina hanno trovato un accordo sull’esportazione del grano ucraino: i dettagli dell’intesa prevedono corridoi sicuri da Odessa e da altri due porti ucraini, precisamente Pivdennyi e Chornomorsk, dove non sarà necessario la scorta delle navi russe ai cargo di Kiev. L’Ucraina firmerà l’accordo con la Turchia e l’Onu, stessa cosa farà il Cremlino: non c’è dunque un’intesa diretta tra i due Paesi, ma si tratta di un accordo tra più parti per metter fine alla crisi alimentare mondiale che si sta sviluppando.

Kiev a pronta a rispondere con il fuoco a eventuali provocazioni russe dopo la firma sull’accordo. Un’intesa che abbasserà anche il prezzo della materia prima, che torna ai livelli conosciuti: il grano tenero viene scambiato a 784,5 dollari per ogni singola unità contrattuale da 5mila staia (-2,64%), come lo scorso 16 febbraio. Stesso discorso per il grano duro (-2,32% a 841,25 dollari per 5mila staia), poco inferiore alla chiusura dello scorso 18 febbraio.

Nonostante manchi ancora l’ufficialità, dal Cremlino fanno sapere che aver trovato l’intesa sul grano è un grande passo avanti per i canali di approvvigionamento del mercato globale, che devono essere sbloccati a causa della crisi alimentare in arrivo.

Le parole di Erdogan: “Accordo sarà siglato oggi”

Mancano solo le firme per ufficializzare l’accordo sull’esportazione del grano tra Russia e Ucraina: un accordo arrivato dopo il lavoro di mediazione svolto dal presidente turco Erdogan, da mesi attivo per cercare di risolvere la situazione. Nonostante le difficoltà, le firme sui documenti arriveranno nel pomeriggio di oggi, come spiega il presidente turco nel discorso di Stato:

Supereremo le difficoltà e l’accordo sarà firmato, penso alle 16:30 (15:30 italiane) in una cerimonia al palazzo Dolmabahce, dove ci sarà anche il Segretario Generale dell’Onu Antonio Guterres. A breve daremo buone notizie al mondo”