Il torneo di Gstaad regala la prima vittoria di Matteo Berrettini dopo il ritorno in campo di quest’ultimo fermato a Wimbledon solo dal Covid. Già nella giornata di ieri, l’azzurro aveva avuto modo di commentare le aspettative future dopo la cocente delusione di Wimbledon ed oggi pare abbia trovato ancora più conferme.

Dopo aver superato in due set Basquets, Matteo si è fermato sul torneo svizzero in primis dichiarando:

Ho dei bei ricordi qui, come può essere bello il primo titolo. Mi piacciono molto queste condizioni, anche se venivo dall’erba e questo è l’esatto contrario, mi piace quando la palla salta in questo modo. Penso che si adatti al mio gioco e al mio servizio. Inoltre ho molte persone che vengono a sostenermi. Ho avvertito la passione di molti italiani, quindi sono davvero felice di essere qui e mi sto divertendo. Tornando a Gstaad, ho pensato tanto a quella vittoria: sono passati quattro anni che sembrano 25. Sono una persona diversa adesso, non dico migliore o peggiore, ma sicuramente evoluta. Io sto bene e ho voglia di vincere tante partite.

Insomma, un vero e proprio mix di emozioni che partono dalla nostalgia della prima vittoria di un torneo ATP fino al desiderio di tornare a vincere tante partite.

Gstaad, Matteo Berrettini guarda al futuro

Ascoltando le parole di Matteo Berrettini si intuisce poi chiaramente che il torneo svizzero è solamente un punto di partenza per obiettivi ben più grossi. Il tennista italiano ha infatti lasciato intendere di avere enorme voglia di tornare a giocare a livelli altissimi e, perché no, di provare a vincere qualcosa di importante:

Ho tanta motivazione e rabbia agonistica per quello che mi è stato un po’ tolto in questa stagione. L’anno è ancora lungo, giocare le Finals a Torino rimane un obiettivo per tantissimi motivi. Mi sento di appartenere a quel livello e voglio fare il meglio per arrivarci.

Una mentalità da vero campione che si spera possa finalmente sposarsi con la buona sorte regalando al nostro Matteo un grande successo molto presto.