L’Europa, stretta nella morsa del caldo anticiclonico, registra centinaia di decessi a causa delle alte temperature: tra Spagna e Portogallo sono oltre 1.700 le vittime accertate secondo i dati Oms.
Caldo estremo, l’Oms annuncia oltre 1700 vittime in Europa
Alte temperature e incendi, le immagini dell’estate 2022 in Europa sono altamente drammatiche e descrivono una vera e propria emergenza dettata dall’ondata di caldo che ha investito il Vecchio Continente. L’allarme arriva ufficialmente dall’Oms, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ora che il numero di morti per asfissia comincia a farsi sempre più consistente.
Le conseguenze del cambiamento climatico sono sempre più evidenti, anno dopo anno, e i suoi effetti catastrofici. Il calore estremo uccide, negli ultimi decenni centinaia di migliaia di persone sono morte per le alte temperature. Quest’anno abbiamo già assistito a oltre 1.700 decessi solo in Spagna e Portogallo
Hans Kluge, direttore Oms Europe
A peggiorare ulteriormente lo scenario è l’espansione a macchia d’olio dell’anticiclone, che sta per investire anche i Paesi Scandinavi:
A Londra, questa settimana, 41 case sono andate distrutte a causa degli incendi. Oltre alla diffusione dei roghi, l’esposizione al calore estremo spesso accentua problemi di salute preesistenti: il colpo di calore e altre gravi forme di ipertermia causano sofferenza e morte prematura, e a pagare il prezzo più altr sono i più giovani e gli anziani
Hans Kluge, direttore Oms Europe
L’Oms Europa è attualmente impegnata a supportare le autorità nazionali e locali nelle attività di preparazione e contenimento agli eventi legati al caldo estremo. Si tratta di piani d’azione completi che, quando sono diventati operativi, hanno dimostrato di salvare vite umane e di rafforzare la resilienza delle comunità e delle persone nel fronteggiare le ondate di calore
Estratto da Oms Europe
Le ultime notizie sugli incendi e sulla cronaca
La stretta attualità consegna nuove situazioni e dati che contribuiscono ad accertare la gravità del problema. In Italia si cominciano a contare le prime vittime per il caldo eccessivo, l’ultima a Trento dove un operaio è letteralmente svenuto per il calore interno alla struttura. Un problema che potrebbe spingere i sindacati a nuovi scioperi di qui a breve.
Contestualmente sono arrivati anche i numeri degli interventi effettuati dai Vigili del Fuoco nel periodo compreso tra il 15 giugno e il 21 luglio: quasi 33mila, +14% su base annuale. La Regione più bisognosa è la Sicilia (circa 6.500), seguita da Puglia e Lazio. A proposito di roghi, si sono conclusi le operazioni di spegnimento del maxi-incendio avvenuto in Bretagna (Francia), dove sono andati in fumo quasi 2.000 ettari di terreno.