L’Autorità Nazionale Anti Corruzione (Anac) ha redatto un nuovo rapporto che attesta la diffusione del fenomeno in Italia. Milano è la più “virtuosa”, Enna la più “pericolante”. Come precisa l’ente nella nota a corredo, si tratta di un “campanello d’allarme”.
Anac al centro di un progetto europeo anti-corruzione
In occasione della messa online del nuovo portale, l’Anac divulga i dati dell’ultimo rapporto sulla corruzione in Italia. Milano, Bologna e Modena compongono il podio delle province meno “pericolose”, mentre Enna, Crotone, Palermo e Caltanissetta chiudono la classifica.
Il dato numerico di ciascuna provincia è il risultato di quattro variabili che sintetizzano il grado di istruzione, di benessere economico, di capitale sociale e di criminalità. Per ciascuno di questi indicatori vengono considerati anche i fatti strettamente collegati: fenomeni malavitosi, reddito pro-capite e differenziazione contrattuale. Il presidente Anac Giuseppe Busia ribadisce come, tramite l’applicazione dei filtri presenti sulla piattaforma, ciascun cittadino possa informarsi e comprendere quanto sia alto il rischio che si verifichino episodi di corruzione.
Il progetto si inserisce all’intero di un sistema europeo finanziato da Bruxelles, “Governance e Capacità istituzionale 2014-2020”, in cui Anac assume il ruolo di guida e coordinamento. Il maxi-lavoro si pone come obiettivo prioritario quello di fornire strumenti alle amministrazioni locali e alla politica per operare con maggiore precisione nei territori per prevenire e combattere la corruzione. Non solo, ma il dato sulla corruzione rappresenta un indicatore di trasparenza agli occhi del mondo
La corruzione è un fenomeno sfuggente e in larga parte nascosto sotto la superficie, perciò è difficile prevedere. E’ come la punta di un iceberg, non conosciamo le dimensioni della parte sommersa ma sappiamo che è molto più grande di ciò che si vede. Nonostante questo, la corruzione non è tuttavia esente da una elevata incidenza statistica, soprattutto in determinati contesti, e da fattispecie ricorrenti che, messe a sistema, possono aiutare sia la prevenzione che il contrasto
Giuseppe Busia, presidente Anac