La politica italiana chiude la “due giorni” che ha portato la crisi di governo e si prepara a quel periodo di transizione che condurrà i cittadini alle elezioni per il nuovo Parlamento il prossimo 25 settembre.
Crisi di governo, due giorni infuocati prima dell’ufficialità dello scioglimento
L’Italia si appresta a voltare pagina chiudendo il capitolo legato alla crisi di governo e all’Esecutivo guidato negli ultimi 18 mesi da Mario Draghi, per preparare le elezioni previste il prossimo 25 settembre. Per la prima volta, la cittadinanza sarà chiamata alle “politiche” nel secondo semestre dell’anno.
Alle spalle le comunicazioni al Senato e alla Camera dei Deputati, le dimissioni dell’ex premier questa volta accolte dal presidente della Repubblica, lo scioglimento delle Camere, il piccolo “terremoto” interno a Forza Italia e infine l’impegno a portare avanti i cosiddetti “affari correnti“. Una sensazione quasi inedita per la politica italiana, che ora cercherà di consegnare nelle mani del prossimo Esecutivo una situazione che sia quanto più in equilibrio possibile.
Per quanto riguarda i cittadini, invece, si apre ufficialmente il voto con il Consiglio dei Ministri di ieri che ha scelto la prima data disponibile rispetto alle tre in calendario, vale a dire il 25 settembre. La Costituzione della Repubblica Italiana stabilisce una serie di regole da rispettare in vista dell’appuntamento elettorale.
Capitolo elezioni, mese di agosto ricco di scadenze per i partiti
Per importanza, l’articolo 61 della Costituzione determina il giorno della chiamata alle urne:
Le elezioni delle nuove Camere hanno luogo entro settanta giorni dalla fine delle precedenti
Art. 61 della Costituzione italiana
L’iter temporale vede la prima scadenza a stretto giro: entro il 27 luglio (ossia 60 giorni prima del voto) il Ministero dell’Interno deve inviare al Ministero degli Esteri la lista completa con il nome degli elettori residenti all’estero, secondo l’ultimo aggiornamento disponibile.
Mese di agosto molto caldo in tutti i sensi: il 14 i partiti depositano presso il Viminale i simboli elettorali da apporre sulle relative schede, il 22 agosto è la deadline per la presentazione delle liste definitive agli Uffici Centrali della Corte d’Appello. Chiude il tris di scadenze mensili il 26 agosto, data in cui inizia la propaganda elettorale “offline” fatta di manifesti tappezzati in giro per le nostre città.
Passando invece al post-elezioni, le date da circoletto rosso saranno il 13 ottobre e il 15 ottobre: in questi giorni si terranno rispettivamente la prima riunione delle nuove Camere e la prima seduta ufficiale. Tuttavia, essendo date “limite” indicate dalla Costituzione, è possibile (ma difficile) che vengano anticipate di qualche giorno.