Accadde oggi, 22 luglio 2011: attentati terroristici in Norvegia. Gli attacchi furono due e coordinati. Azioni volte ad attaccare il governo norvegese, un seminario politico estivo e la popolazione civile. Gli attentati colpirono la capitale Oslo e l’isola di Utøya. In totale le vittime furono 77.
Accadde oggi, 22 luglio 2011: attentati terroristici in Norvegia
ll primo attacco avvenne con l’esplosione di un’autobomba nel centro di Oslo, in particolare nel quartiere Regjeringskvartalet: dove si trova il complesso di edifici del governo norvegese. L’automobile era stata parcheggiata di fronte al palazzo del primo ministro Jens Stoltenberg. Nell’esplosione morirono otto persone; altre 209 rimasero ferite, di cui dodici gravemente.
Il secondo attacco sull’isola di Utøya
Il secondo attacco si verificò sull’isola di Utøya nel Tyrifjorden, dove era in corso un campus organizzato dalla sezione giovanile del Partito Laburista Norvegese. Un uomo vestito con una strana uniforme simile a quella della polizia e provvisto di documenti falsi giunse sull’isola e aprì il fuoco sui partecipanti al campus. Ne uccise 69 ferendone 110; 55 di loro in maniera grave. Si trattò dell’atto più violento mai avvenuto in Norvegia dalla fine della Seconda guerra mondiale.
Il responsabile degli attacchi
Autore degli attentati: il 32enne norvegese Anders Behring Breivik simpatizzante dell’estrema destra. Il folle venne arrestato in flagranza proprio sull’isola di Utøya. Rinviato a giudizio, fu processato tra il 16 aprile e il 22 giugno 2012 a Oslo. In tribunale disse: “Ho compiuto questi atti per mandare un messaggio forte al popolo, per fermare i danni del partito laburista e per fermare una decostruzione della cultura norvegese per via dell’immigrazione in massa dei musulmani”.
La follia di Breivik
Anders Behring Breivik venne ritratto in un video (proiettato anche al processo) mentre indossa simboli cristiani e divise dei Cavalieri Templari. Riconosciuto unico responsabile e sostanzialmente sano di mente, il 24 agosto 2012 Breivik fu condannato a ventuno anni di carcere, pena massima dell’ordinamento norvegese (nella foto: un omaggio alle vittime).