Gas Gazprom Italia, la Russia ha aumentato le forniture. Pari a circa 36 milioni di metri cubi, a fronte di consegne giornaliere pari a circa 21 milioni di metri cubi effettuate nei giorni scorsi.

Gas Gazprom Italia, la Russia ha aumentato le forniture

Il gasdotto russo Nord Stream, che trasporta il gas dalla Siberia alla Germania settentrionale, che esporta in diversi Paesi europei e veicola circa un terzo dei 153 miliardi di metri cubi di gas acquistati annualmente dall’Europa ha aumentato le forniture all’Europa, un aumentato in Italia del 71%, da 21 a 36 milioni di metri cubi.
A comunicare il cambiamento del flusso è l’Eni sul proprio sito. “Gazprom ha comunicato per la giornata di oggi la consegna di volumi di gas pari a circa 36 milioni di metri cubi, a fronte di consegne giornaliere pari a circa 21 milioni di metri cubi effettuate nei giorni scorsi – afferma la società energetica italiana – Eni si riserva di comunicare eventuali aggiornamenti nel caso in cui vi fossero ulteriori variazioni significative nelle quantità in consegna comunicate da Gazprom”.

Gli scenari futuri

La Commissione europea all’Energia si è detta comunque al lavoro per prepararsi allo scenario peggiore, il completo stop alle forniture in arrivo dalla Russia: “Stiamo lavorando su tutti gli scenari possibili per quanto riguarda la fornitura di gas, e il peggiore tra questi è l’interruzione totale della fornitura” ha spiegato recentemente il portavoce della Commissione europea per l’energia, Tim McPhie.
Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha diffuso invece uno studio in cui si stima che un approccio frammentato alle fonti di approvvigionamento del gas, nel caso di una eventuale chiusura delle forniture dalla Russia, potrebbe tradursi per l’Italia in una perdita di Pil compreso tra il 3,5% e il 5,5%. Dati che per l’Est Europa (Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceca) potrebbero essere ancora peggiori. Con un approccio integrato al mercato del gas la perdita di Pil per l’Italia potrebbe limitarsi ad una forbice compresa tra lo 0,5% e il 2%.

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