Stefano Fassina, deputato di Leu e membro della Commissione Bilancio della Camera è intervenuto all’interno dello speciale dedicato alla crisi di governo condotto dal direttore Gianluca Fabi e in onda su Cusano Italia Tv. In studio Stefano Bandecchi, coordinatore nazionale di Alternativa Popolare e Fabio Fortuna, economista e Rettore dell’Università Niccolò Cusano.
Fassina (LeU) sul discorso di Draghi in Senato
“Mi pare vi sia più consapevolezza rispetto all’urgenza dell’agenda sociale che il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha indicato con punti specifici: dalla difesa del potere d’acquisto al salario minimo, fino al reddito di cittadinanza come strumento per combattere la povertà. Per quanto mi riguarda vi sono le condizioni per riconfermare l’apertura di credito che abbiamo dato a febbraio del 2021 con altrettanta chiarezza – continua Fassina. Sottolineo che un patto ha due contraenti e a me pare che vi sia la necessità di una correzione di rotta anche da parte del governo perché il patto si è rotto e perché entrambe le parti hanno avuto responsabilità e quella del governo è di aver sottovalutato la drammaticità della crisi sociale fuori dal palazzo e di non aver riconosciuto la centralità del parlamento.”
Sui punti programmatici del Governo Draghi
Fassina si è espresso anche sui punti caratterizzanti il governo Draghi e sulle eventuali lacune.
“Il bonus 110% è un punto che ha visto la leadership del M5s ma ha trovato una condivisione oltre la maggioranza. Vi sono decine di migliaia di imprese che sono al soffocamento finanziario, si sarebbe potuto raccogliere l’emendamento che hanno fatto i 5stelle senza particolari oneri.” E prosegue riferendosi in particolar modo al soccorso ai redditi da lavoro e da pensione: “vi sono filiere economiche che stanno maturando decine di miliardi di extraprofitti, ne abbiamo recuperati soltanto una parte. È necessario che si recuperi almeno un’altra ventina di miliardi da questa montagna di extra profitti per proteggere attraverso sgravi fiscali il potere di acquisto di pensioni e lavoro. Sono priorità degli italiani, l’apertura di credito va confermata ma deve essere verificata punto per punto sulle questioni fondamentali”