Dopo due anni difficilissimi per tutto il comparto turistico nazionale, finalmente le vacanze 2022 riportano il sorriso agli operatori, soprattutto a quelli delle città d’arte.
Lo dice l’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio sulla base di interviste a titolari di imprese ricettive italiane nel periodo 15-30 giugno. I risultati dell’indagine, realizzata da Isnart – Unioncamere, indicano che, seppur in presenza di forti preoccupazioni per l’inflazione, per la ripresa dei contagi da Covid e per il conflitto in Ucraina, nella stagione estiva si potrà recuperare il terreno perso nei due anni precedenti a causa della pandemia.
Vacanze 2022: le prenotazioni
Il maggiore numero di prenotazioni per le vacanze 2022 si registra nelle località di mare, con il 71,2% delle camere già prenotate per il mese di agosto.
Bene anche la montagna, con il 51,7% delle camere prenotate per il mese di luglio e il 61,9% per agosto.
Le città d’arte fanno registrare un vero e proprio boom, dopo gli anni difficilissimi della pandemia. Rispetto allo scorso anno, queste registrano prenotazioni pari a poco più della metà delle camere disponibili per i mesi di luglio (54,5%) e di poco inferiori ad agosto (45,7%), contro appena il 18% circa dello scorso anno.
Il ritorno dei turisti stranieri
Il 40% degli operatori dichiara un aumento della clientela straniera, mentre solo la metà ne prevede un calo. Si tratta, prevalentemente, di turisti provenienti dalla Germania (+31,9% rispetto al 2021), mentre trovano sostanzialmente conferma e potenziale di crescita rispetto ai livelli dello scorso anno i flussi provenienti da Svizzera, Austria, Francia, Paesi Bassi e Regno Unito.
Di segno opposto le previsioni relative alle prenotazioni dalla Russia: nelle vacanze 2022, per il 60% degli operatori sono attese in diminuzione e per il 38% sono stabili rispetto allo scorso anno.