Mezzi pubblici a Roma: la gratuità sarebbe una cosa buona e giusta, ma al momento è soltanto un’ipotesi allettante che fa sgranare gli occhi ai più e sorridere. I bus in città non sono mai puntuali, alle volte alcune corse saltano e i cittadini si vedono costretti a sostituire il tragitto con un altro mezzo. La funzionalità della metro migliora col tempo, ma non copre ancora tutta la città. E per salire a bordo il prezzo da pagare è di 1.50 euro: i disservizi non ce li regalano mica. Per questo l’idea saggia e giusta del sindaco Gualtieri andrebbe concretizzata e approvata. In Lussemburgo ed Estonia è già realtà, e secondo il primo cittadino di Roma si può fare anche a Roma. E’ davvero così?
Mezzi pubblici a Roma: le dichiarazioni della presidente Morello
Mezzi pubblici a Roma: “Le risorse ci sono e non sarebbe necessario neppure aumentare le tasse”, ha commentato così l’ipotesi il sindaco Gualtieri. Sarebbe un’ottima alternativa alla costosa automobile. I romani hanno ricominciato a preferire tram, bus, e mezzi pubblici ai privati, subito dopo la fine della pandemia. “Il telelavoro, il lockdown e le limitazioni agli spostamenti, hanno ridotto letteralmente il numero di persone presenti per le strade. A febbraio 2020, in media 31.000 passeggeri utilizzavano il tram ogni giorno. Successivamente all’inizio del lockdown nel marzo 2020, questo numero è sceso a 1.400 viaggiatori al giorno, per salire di nuovo gradualmente a 38.000 viaggiatori al giorno in media, con picchi di 42.000 persone – queste le parole della presidente Lorenza Morello, dell’APM, che ha commentato la notizia per TAG24 – oggi, il numero ha raggiunto le 45mila unità. Ci significa che ogni giorno, 45mila persone abbandonano l’auto e scelgono i mezzi pubblici, risparmiando CO2 all’ambiente e senza spendere nulla. Certo, il granducato del Lussemburgo è un territorio piccolo e molto virtuoso, il sindaco Gualtieri-a cui rinnovo il personale plauso per aver accolto questa idea che profuma di inclusione, rispetto e civiltà- dovrà invece fare i conti con una realtà un po’ diversa che, per quanto riguarda i mezzi pubblici, sconta anche il problema dell’assenteismo e della vetustà dei mezzi stessi. Ma a prescindere da questo, la misura sarebbe di giovamento a molte fasce di persone che più di altre stanno patendo la crisi dilagante (che è evidente, checche’ ne dica chi parla di forte ripresa) e avrebbe molti benefici nel rendere una città meno ingolfata da macchine e quindi più libera da smog, traffico e parcheggio selvaggio.”
“Un provvedimento che aiuterebbe i romani a recuperare fiducia nel mezzo di trasporto pubblico”
“Il modello tedesco del Klimaticket, un biglietto mensile di 9 euro per i mesi di giugno luglio e agosto, valido su qualsiasi mezzo pubblico sul territorio nazionale a eccezione dell’alta velocità ha segnato un precedente importante per le grandi città indicandoci che la temporanea gratuità o quasi del trasporto pubblico, dei treni, degli autobus durante l’autunno è una scelta utile – ha osservato il Presidente della Commissione Mobilità Giovanni Zannola – è un investimento corretto per offrire un aiuto concreto alle lavoratrici e ai lavoratori, alle persone con i redditi più bassi e per contribuire alla lotta al mutamento climatico. Un provvedimento che, nello stesso tempo, aiuterebbe le cittadine e i cittadini di Roma, all’indomani del covid-19, a riavere fiducia nel mezzo di trasporto pubblico.
Naturalmente tutto ciò è possibile se inserito in una scelta del governo di prevedere nella manovra finanziaria le risorse necessarie per sopperire alle minori entrate per le aziende del trasporto pubblico locale dovute alla gratuità.”