Mario Draghi questa mattina parlerà al Senato in vista del voto di fiducia sempre previsto per oggi: alle 9:30 sono attese le parole del premier dimissionario. Le forze politiche si dividono a riguardo, con alcuni del M5s che rimangono sulla loro posizione mentre PD e Lega sono pronti ad andare avanti con Draghi ma senza il MoVimento.
Draghi, le parole al Senato: “Non votare fiducia significa ignorare Parlamento”
Alle ore 09:45 è intervenuto al Senato Mario Draghi. Queste le sue parole:
“Giovedì ho rassegnato le mie dimissioni al presidente della Repubblica, una scelta dolorosa ma necessaria. Quando mi fu chiesto di formare un governo ho espresso chiaramente alle forze politiche unità e coesione. Un Presidente del consiglio, non eletto dai cittadini, deve avere il consenso di tutto il Parlamento: insieme siamo riusciti a superare la pandemia e a rilanciare l’economia. Siamo usciti più rapidamente di altri Paesi dalla recessione grazie alle misure approvate da questo Parlamento. Le varie riforme di giustizia e appalti sono un grande passo verso la modernizzazione, dove abbiamo raggiunto i punti più importanti del Pnrr e altri ne raggiungeremo.
Abbiamo reagito all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Il nostro intervento ha mostrato come l’Italia possa avere un ruolo fondamentale in Europa e nel G7, senza dimenticarci di cercare la pace: i progressi della settimana scorsa in Turchia sono incoraggianti e speriamo solo di migliorare
All’Italia serve un nuovo patto di fiducia sincero e concreto, come quello che ci ha permesso di portare a termine tanti obiettivi che hanno fatto bene al nostro Paese: siete pronti a rinnovare questo patto? Oggi sono qui solo perché me l’hanno chiesto gli italiani: questa risposta la dovete dare a loro, non a me”
Sulla dipendenza energetica dalla Russia:
“Siamo pronti a diventare indipendenti energicamente dalla Russia, investendo sulle risorse rinnovabili per ottenere la nostra indipendenza energetica. Ci stiamo riuscendo grazie alla nostra coesione: il merito di questi risultati è vostro, mettendo da parte le differenze politiche per il bene del Paese. Dobbiamo costruire rigassificatori: sono elementi fondamentali per la nostra indipendenza economica. Dobbiamo andare spediti sull’energia rinnovabile: la siccità ci ricorda che dobbiamo affrontare la crisi climatica, cercando di fare il nostro meglio per salvaguardare l’ambiente”
Mario Draghi prosegue così il suo discorso in Senato:
“Gli italiani sono diventati i veri protagonisti delle azioni politiche: penso all’accoglienza spontanea dei profughi ucraini, alla partecipazione alla campagna vaccinale e molti altri. Sono stato davvero orgoglioso di essere italiano. L’Italia è forte quando sa di essere unita: alla domanda di coesione da parte dei cittadini, le forze politiche hanno iniziato a bloccare questa coesione. Il desiderio di andare avanti insieme si è esaurito e, così, l’agire per il bene del Paese: non votare la fiducia ha un significato ben preciso, significa ignorare il Parlamento. Non si può minimizzare perché viene dopo mesi di strappi e minacce. L’unica strada per restare insieme è ricostruire il patto di fiducia che si è distrutto in questi giorni: lo chiedono gli italiani ed è impossibile da ignorare. Due appelli mi hanno colpito in particolare: quello dei duemila sindaci, autorità abituate a confrontarsi quotidianamente con le richieste della comunità; il secondo quello del personale sanitario, gli eroi della pandemia.
Dobbiamo accelerare con riforme e investimenti, cuore pulsante del Pnrr: dobbiamo tener fuori le mafie dal Pnrr, così da onorare la memoria di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e per i membri delle loro scorte. Dobbiamo creare opportunità per i giovani e migliorare le infrastrutture, lo dobbiamo fare per l’Italia. Il disegno di legge deve essere approvato prima della pausa estiva: serve un sostegno concreto, non proteste violente alla maggioranza di governo. Per quanto riguarda la giustizia abbiamo approvato riforme essenziali per avere processi giusti, come ci chiedono gli italiani.
Il Fisco in Italia è complesso e iniquo, per questo non abbiamo alzato le tasse agli italiani: abbiamo rivisto l’Irpef, vogliamo rivedere l’Iva. Dobbiamo approvare la riforma fiscale per evitare l’evasione. Dobbiamo aiutare i più bisognosi che, con la pandemia e la guerra, vivono in una grande difficoltà economica: l’andamento della finanza pubblica è migliore delle aspettative”
Sul lavoro:
“Stiamo lavorando per garantire sicurezza e uguaglianza nel lavoro. Il reddito di cittadinanza serve a combattere la povertà ed è fondamentale trovare un’intesa sul salario minimo, così da evitare disuguaglianze”
Le parole di Draghi in Senato sulla guerra in Ucraina:
“Dobbiamo continuare a sostenere l’Ucraina: come mi ha detto Zelensky, l’unico modo per proteggerla è continuare ad armarla. Dobbiamo continuare a lavorare per la pace e per superare la crisi alimentare. L’Italia è un Paese libero e democratico e, a chi prova a sedurci con il suo modello autoritario, dobbiamo rispondere con i valori della democrazia”
Salvini: “Oggi in Aula faremo quello che serve all’Italia e agli italiani”
In attesa delle parole di Draghi si è esposto Matteo Salvini, dove il leader della Lega afferma che il suo partito è pronto a fare il proprio dovere:
“Dopo la crisi di governo causata dai grillini, dopo i capricci del M5S e del Pd che ancora ieri parlava di ius soli di ddl Zan e di legge elettorale, oggi in Aula la Lega farà solo quello che serve all’Italia e agli italiani”
D’Incà: “Spero sia buona giornata per il Paese”. Renzi ottimista
Sulla giornata di oggi ha parlato il deputato del M5s e ministro Federico D’Incà, che si augura una buona giornata per l’Italia. Il leader del MoVimento Giuseppe Conte è in Senato, ma seguirà il discorso dagli uffici del gruppo pentastellato di Palazzo Madama.
Anche per Matteo Renzi oggi sarà una giornata positiva per superare la crisi di governo, come riferiva ieri intervistatoa La7:
“Ho sentito Draghi? Gli incontri e le telefonate con il presidente del consiglio non si dicono, si fanno e si cercano di risolvere i problemi. Domani (oggi, ndr) potremo dire tutto bene quel che finisce bene, qualcuno perde la faccia ma l’Italia non perde il governo”
Leggi anche:
Guerra Ucraina, i russi bombardano Nikopol: due morti e 9 feriti, tra loro anche bambini