Domani qualcuno perderà la faccia, ma per fortuna l’Italia non perderà il Governo. A me interessa che Draghi resti Presidente del Consiglio. Si voterà nel 2023“. Lo afferma il leader di Italia viva, Matteo Renzi, durante la trasmissione In onda su La7, commentando la crisi in atto.

Renzi: “Domani l’Italia non perderà il Governo”

Mentre il vertice del centrodestra di governo è tornato a riunirsi a Villa Grande, Matteo Renzi ha parlato della crisi in corso durante il programma condotto da David Parenzo e Concita De Gregorio.

 “Oggi Conte fa l’uomo di sinistra dopo avere varato i decreti Salvini. Il Movimento 5 Stelle si è alleato con tutti, tranne Fratelli D’Italia. Draghi rimarrà l’unica questione è sapere se Conte resta in maggioranza. Come opposizione Di Battista e Raggi sono più adatti di Conte. Ma né Conte né Raggi né Di Battista sono di sinistra”.

Il leader di Italia Viva, oltre a parlare di Conte e del suo gruppo, si è rivolto al Partito Democratico.

Spero che Letta abbia capito che con i 5 stelle non si va da nessuna parte, anche se ho visto che c’è la corrente thailandese del Pd che dice che Conte va ascoltato”

Durante l’intervista Renzi ha reso noto che la petizione a sostegno di Draghi, lanciata per ricucire lo strappo generato dalla crisi di governo, ha raggiunto 106mila firme. Come aveva già scritto nel pomeriggio nella sua eNews.

“Abbiamo superato quota 100.000 firme per chiedere a Draghi di restare a Palazzo Chigi. Grazie a chi ha firmato, grazie di cuore. La petizione popolare, l’appello dei sindaci, le piazze, le sollecitazioni internazionali: mi sembra ormai evidente che la maggioranza silenziosa che chiede al Governo di andare avanti ha trovato il modo di far sentire la propria voce”.

Governo, Italia al centro: votiamo fiducia senza se e ma

Sono ore concitate queste e si susseguono vertici di partito per definire il giusto approccio alla crisi. Questa sera si è riunita, alla presenza del presidente Giovanni Toti, anche la segreteria nazionale di Italia al Centro con la partecipazione dei parlamentari.

Nel corso della riunione è stato ribadito che gli otto senatori e i quattro deputati di Italia al Centro, congiuntamente ai sette deputati guidati da Marco Marin che è stato ospite all’incontro, voteranno “senza se e senza ma” la fiducia al governo Draghi, come emerge da una nota.

“Non è il momento delle ripicche e nessuno deve utilizzare lo scivolone di Conte per propri calcoli politici. È l’ora di anteporre a tutto il Paese che ha di fronte a sé urgenze ancora maggiori di quelle che hanno determinato la nascita dell’attuale esecutivo”.