Crisi di governo: mancano poche ore al “Draghi day” e il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta è certo che domani “sarà una bella giornata”.

Crisi di Governo: Letta vede spazi per proseguire

Durante il suo intervento alla Festa dell’Unità di Roma – che quest’anno è tornata alle terme di Caracalla – il segretario dei Dem è apparso fiducioso sul risultato di domani quando Draghi parlerà a Palazzo Madama.

Il nostro auspicio è che la maggioranza che ha sostenuto il governo Draghi confermi domani il voto di fiducia. Noi ascolteremo quello che tutti diranno, noi daremo il nostro sostegno al governo e poi faremo le nostre valutazioni. Ai gruppi del Pd convintamente proporrò la conferma del voto di fiducia per Mario Draghi“.

Non c’è alcun dubbio che se domani cadesse il governo italiano, un plauso salirebbe dal Cremlino. Non ho dubbi sul fatto che domani è in gioco anche la forza europea rispetto a questa crisi internazionale”.

Rispondendo a una domanda dalla platea, Letta ha parlato anche dell’alleanza del Pd con i Cinque Stelle e del reddito di cittadinanza,  provvedimento tanto caro ai pentastellati.

“Gli italiani si aspettano che il governo prenda la fiducia e faccia le cose che servono agli italiani. Poi ragioneremo del resto”.

“Far finta che nella nostra società non ci siano fasce di povertà estrema significa non sapere cosa c’è nella nostra società. Il reddito di cittadinanza è un modo per dare queste risposte, ma va scisso dalle politiche sul lavoro. Serve per contrastare la povertà. Sul lavoro ci vogliono altre misure come il contratto di formazione lavoro, senza quello scandalo del tirocinio e dello stage gratuito”.

Sul leader del M5S, Giuseppe Conte, Letta non scende troppo nel merito.

Se sono deluso da Conte? Non voglio entrare in dinamiche psicoanalitiche. Stiamo sulla politica. Io penso che in questa maggioranza siamo tutti dentro una condizione unica e speciale e ognuno di noi vorrebbe o avrebbe voluto ottenere cose, io sono rimasto deluso quando ho proposto una misura stra-giusta come la dote ai 18enni”.

Draghi vede Letta a Palazzo Chigi

Nella mattinata di oggi, martedì 19 luglio, lo stesso Letta ha incontrato il premier Mario Draghi a Palazzo Chigi. Il colloquio ha generato del malcontento tra le altre forze politiche. La Lega si è detta “sconcertata” dall’incontro tant’è che Palazzo Chigi ha dovuto precisare che era avvenuto su richiesta del segretario del Pd.

Dopo aver parlato con Letta, Draghi è salito al Quirinale per un colloquio con Mattarella che viene definito “interlocutorio”. Non si è dunque parlato di dimissioni confermate, ma si è continuato a esaminare le posizioni dei vari partiti.